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Sandro Zucchi
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- La recente sentenza della suprema Corte di Cassazione, che afferma l'impossibilità di multare chi sosta tra strisce blu senza pagare in assenza di parcheggi gratuiti nelle vicinanze non rappresenta rischio per eventuali ricorsi nei confronti del Comune di Viterbo.
«Viterbo è assolutamente in regola rispetto a questo tipo di situazione spiega Sandro Zucchi, assessore alla Viabilità perché ci siamo sempre mossi nel massimo rispetto delle norme vigenti, nello specifico del comma 8 dell'art. 7 del Codice della Strada, che prevede che il Comune stabilisca “adeguate aree destinate al libero parcheggio, accanto a quelle a pagamento"».
Nella stessa sentenza, infatti, la Corte ricorda che il Codice della Strada esclude, da questo obbligo, “le zone del Centro storico, quelle a traffico limitato, le aree pedonali e le zone di particolare rilevanza urbanistica”, che sono, nel caso del Comune di Viterbo, come quelle interne alle mura cittadine.
La sentenza della Cassazione non riguarda, dunque, la Città di Viterbo, perché perfettamente osservante della Legge.
«Per quanto riguarda i parcheggi esterni alle mura di Viterbo aggiunge Giulio Fede, comandante della Polizia Municipale ricordiamo che superiamo abbondantemente le regole fissate dal Codice, le quali stabiliscono che laddove ci siano posti auto a strisce blu, si debbano trovare nelle vicinanze quelli liberi, non specificando però esattamente la distanza in metri.
Nella nostra città addirittura i posteggi a pagamento hanno proprio accanto quelli gratuiti, misura come si è visto assolutamente facoltativa e discrezionale, ma adottata dall’amministrazione comunale per rendere un ulteriore servizio agli utenti motorizzati.
Per citare solo quelli tra i più capienti conclude Fede - possiamo ricordare quello del Tribunale, nel quale metà posti auto sono a pagamento e l’altra metà accanto liberi.
Stessa misura osservata anche per quelli in viale Trento, alle Fortezze, in viale Raniero Capocci».