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Alessandro Compagnoni
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- La spesa farmaceutica nella Tuscia inizia e scendere in maniera significativa.
Numeri e percentuali importanti che fanno della Asl di Viterbo una delle più virtuose della regione Lazio.
A novembre 2006 si è registrata una diminuzione della spesa rispetto allo stesso mese del 2005 del 5,5% .
Meglio ancora i dati di dicembre, periodo nel quale si è riscontrato un calo di ben 18 punti in percentuale rispetto a quanto si era corrisposto dodici mesi prima.
Che in parole povere significa un risparmio di poco più di un milione di euro in spesa farmaceutica negli ultimi due mesi del 2006 in confronto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Un risultato, incoraggiante, che è stato accolto dalla direzione della Asl di Viterbo con soddisfazione.
“I numeri che possiamo esibire oggi commenta il direttore sanitario generale, Alessandro Compagnoni sono il frutto di un impegno costante e continuo che parte da lontano”.
Già nel 2002, infatti, la Regione aveva lanciato il grido d’allarme relativo ai livelli insostenibili raggiunti e relativi alla spesa farmaceutica.
“La necessità prosegue Compagnoni era quella di riorganizzare l’intero sistema, riducendo la spesa e senza restringere il livello di assistenza degli utenti”. Nel 2003 il primo passo significativo con l’autorizzazione dell’erogazione diretta dei farmaci ai pazienti dimessi dagli ospedali per un fabbisogno di almeno una settimana, periodo che la Asl ha portato dapprima a 14 e poi a 28 giorni.
“Un’operazione, questa ancora il direttore sanitario che ha comportato una prima riduzione della spesa in quanto i farmaci erogati direttamente dalle farmacie ospedaliere costano all’amministrazione della Asl il 50% in meno rispetto alle altre farmacie”. Tre anni fa, inoltre, la regione Lazio ha messo in atto un altro provvedimento autorizzando l’erogazione diretta ai pazienti di una lista di farmaci ad alto costo e necessari per la terapia di patologie altamente specialistiche (epatiti virali croniche, disturbi della coagulazione del sangue, infertilità e via dicendo).
“Tutti questi tentativi spiega Compagnoni in realtà si sono rivelati scarsamente efficaci. La vera svolta si è avuta lo scorso anno con l’accordo tra Regione e Federfarma che ha portato alla distribuzione di alcuni farmaci presso le farmacie esterne in nome e per conto della Regione stessa”.
In poche parole, grazie a questa intesa, le farmacie territoriali distribuiscono alcuni farmaci che gli vengono consegnati dall’amministrazione regionale, la quale li acquista a prezzi decisamente scontati. “Riteniamo prioritario conclude Compagnoni - l’obiettivo di curare in maniera capillare la distribuzione diretta dei farmaci in modo tale da effettuare un risparmio sempre più consistente e poter utilizzare queste nuove risorse economiche in altri settori maggiormente carenti”.
Compiaciuto è anche il commento del direttore generale, Giuseppe Aloisio.
“E’ significativo dice - il fatto che queste operazioni non abbiano portato una benché minima compressione della qualità dell’assistenza rivolta ai nostri utenti.
Semmai, anzi, è avvenuto il contrario. I percorsi più appropriati hanno portato a una razionalizzazione delle risorse, prima, e a un innalzamento della qualità delle prestazioni erogate.
Voglio, infine, ringraziare pubblicamente i medici di medicina generale e gli specialisti ambulatoriali per aver condiviso la nostra politica aziendale e aver contribuito al raggiungimento di questo primo obiettivo che non ci deve appagare, ma che deve essere da incoraggiamento per proseguire a percorrere questo cammino virtuoso”.