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Acquapendente
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Riceviamo e pubblichiamo
- Ci fa piacere che un pezzo di maggioranza si sia resa conto che importanti questioni per il futuro di Acquapendente non sono mai discusse nei modi e nei tempi dovuti in consiglio comunale.
Rifondazione Comunista, delegando il consigliere Fabrizio pieri, ha chiesto legittimamente di ridiscutere il piano regolatore urbanistico in consiglio comunale.
Secondo noi, Rifondazione rischia di essere poco credibile circa la richiesta di discussione del piano regolatore in consiglio comunale e sulla petizione di firme contro la costruzione di un villaggio turistico a Trevinano presente nel piano.
Poiché un’analoga importante questione, ossia l’abolizione dei cassonetti pubblici e l’obbligo per i cittadini della raccolta dei rifiuti porta a porta, non è stata mai discussa in consiglio comunale.
Perché Rifondazione si lagna del fatto che il piano regolatore va ridiscusso in consiglio comunale e non ha fatto lo stesso con la questione dell’abolizione dei cassonetti pubblici, che è calata dall’alto senza mai essere discussa in consiglio comunale?
La faccenda dell’abolizione dei cassonetti pubblici è molto più sentita dagli aquesiani dell’ecovillaggio di Trevinano. Si parla tanto e d’interessi economici e politici legati all’ambiente nella lottizzazione dei terreni del piano regolatore, in particolar modo per il progetto dell’ecovillaggio turistico di Trevinano, e poi si chiudono gli occhi sull’immenso intreccio politico economico che riguarda la gestione dei rifiuti riciclati ad Acquapendente.
Quando si usano due pesi e due misure si rischia di perdere credibilità. Ecco un altro esempio: perché Rifondazione giudica il futuro progetto del villaggio turistico nella frazione di Trevinano, presente nel piano regolatore, uno scempio ambientale e poi non si è mai occupata di risolvere, pur essendo da sempre in maggioranza, il cronico sfacelo ambientale e sanitario delle stallette abusive, che infestano tutti i luoghi storici e paesaggistici caratteristici di Acquapendente?
Per sopperire al deficit di democrazia irreversibile di Acquapendente, saremmo noi di F.I. a chiedere di discutere in consiglio comunale la questione della raccolta differenziata e dell’abolizione dei cassonetti, su cui reclameremo anche la conseguente abolizione della tassa sui rifiuti solidi urbani.
Mentre per le modifiche al piano regolatore che saranno presentate in consiglio comunale da Rifondazione Comunista valuteremo in loco la nostra posizione.
Il gruppo Consiliare di F.I. di acquapendente
Maria Dolores rappoli
Giuseppe Buzzico
Giuseppe Casali