- Riforniva un imprenditore di Arezzo collezionista di reperti archeologici, denunciato antiquario viterbese.
Imprenditore orafo con la passione per l'archeologia aveva in casa, sulle colline di Arezzo, una collezione di reperti etruschi e romani, 44 in tutto.
L’imprenditore C.E., 59 anni, e due antiquari sono stati denunciati dalla Finanza.
Le fiamme gialle hanno notato alcuni reperti
archeologici di notevole bellezza artistica durante un controllo fiscale nell’azienda dell’orafo.
Tra i reperti il busto di un felino in tufo di epoca etrusca del VI secolo a.C., un sarcofago in marmo di epoca romana del II secolo d.C; un'ola etrusca del VII secolo a.C, una serie di capitelli corinzi del I secolo dopo Cristo, colonne e statue romane tra le quali spicca quella di Attis risalente al II secolo d.C., urne cinerarie.
In casa dell'imprenditore sono state trovate ricevute di pagamento dei reperti emesse da due antiquari: C.R. 49enne di Viterbo e un P.P. 59enne di Bastia
Umbra, che sono stati denunciati per ricettazione.
I due antiquari sono stati denunciati anche per non aver segnalato alla Soprintendenza ai beni artistici e archeologici il possesso dei reperti, come prevede la legge. Ora si cercano anche i tombaroli.