Senza filtro
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Michele Bonatesta
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- “Cara Daniela, questa volta, per usare più o meno il tuo linguaggio… l’hai fatta di fuori”.
Michele Bonatesta, già senatore di Alleanza Nazionale nella XIII e XIV legislatura nonché membro della direzione nazionale del partito, presidente “Insieme tra la gente”, si dice in disaccordo con Daniela Santanché che, nella foga della sua polemica con Gianfranco Fini, se la prende pure con i colonnelli del leader accusandoli di avere… “palle di velluto”.
“Non sei generosa con i tuoi colleghi maschi dice Bonatesta quando dimentichi che proprio grazie ai loro “attributi vellutati”, forse, hai potuto guadagnarti spazi all’interno di Alleanza Nazionale in altri tempi insperati. Il problema non sono i colonnelli ma Gianfranco Fini.
Colui che in un certo momento della sua vita è stato “folgorato” scoprendo l’importanza delle donne in politica e diventando strenuo sostenitore delle “quote rosa”.
E tutte conclude Bonatesta ci avete creduto senza rendervi conto di ciò che la nuova legge elettorale ha sancito in maniera incontrovertibile: che a decidere la fortuna o la sfortuna di chi veste di rosa, in ogni caso, non sono le qualità e le professionalità di quest’ultime ma sempre e comunque gli “attributi” del generale e dei colonnelli.
Ma davvero non ti eri accorta che, da sempre, sono i maschietti che in politica scelgono le donne? Fini sceglie le sue, Storace idem, idem Alemanno e via discorrendo. Oggi sei caduta in disgrazia? Chiediti il perché. Non sarà Luxuria che ti ha confuso le idee a proposito di “attributi”?”.