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Giulio Marini
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- Il posto di Forza Italia in Comune, piaccia o non piaccia, è al fianco di Udc e An.
Giulio Marini ribadisce la linea politica del partito, dopo l’incontro di ieri sera. Obiettivo, riportare un minimo di calma tra gli azzurri e per avere l’ispirazione giusta, stamani il senatore è stato anche in udienza dal Papa.
Forse esiste una benedizione appropriata che calmi gli animi tra i capigruppo, effettivi e presunti.
Nell’incontro finito dopo le 22, Ottavio Raggi pare che abbia fatto notare come l’accelerazione che il partito ha dato nel mettere la parola fine alla crisi a Palazzo dei Priori, proprio non gli sia piaciuta.
Avrebbe anche chiesto spiegazioni sul perché si debba dimettere da capogruppo, visto che le decisioni prese, sono state sempre condivise dagli altri consiglieri.
Insomma, pare proprio un modo per farsi dire chiaro e tondo che si tratta di una scelta più che del partito, suggerita dall’esterno. Magari da Gabbianelli.
Alla domanda, oggi chi è il capogruppo in Comune di Forza Italia, Marini risponde: “Non c’è nessuna sfiducia precisa solo una valutazione di natura politica. Il gruppo consiliare decide autonomamente. Ieri abbiamo analizzato il problema. Tutto quanto avvenuto negli ultimi due anni ha scatenato effetti a catena, stiamo cercando di trovare una nostra dimensione.
Dopo il 31 gennaio, daremo il via ai congressi, dai quali scaturirà una linea politica sostenuta dalla base”.
In Comune, secondo Marini, non c’è solo il capogruppo.
“Ci sono anche i due assessori sostiene che alle elezioni hanno ottenuto diverse preferenze e non sono secondi a nessuno. Quindi, anche la loro dignità personale e politica, va tutelata".
Intanto per lunedì è prevista una nuova riunione.