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Paolo Muroni
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- Un’intervista lunga e articolata, quella apparsa oggi sulle pagine di un quotidiano locale, nel quale il maestro Shirvani ha espresso tutto il suo dissenso per alcune decisioni che lo hanno recentemente riguardato all’interno della scuola musicale comunale. Decisioni che, a suo dire, lo hanno “costretto a doversene andare”.
Il titolo dell’articolo già lasciava trasparire il contenuto: “Cacciato perché scomodo”.
Nel corso dell’intervista sono stati toccati molti punti: dalla sua esperienza alla sua formazione, dalla sua provenienza fino al suo arrivo alla scuola di Viterbo, il tutto finalizzato a sottolineare quanto sia stato ingiusto il trattamento che gli è stato riservato.
A rispondere, nonché precisare che le cose non stanno assolutamente in questo modo, è stato l’assessore alla cultura Paolo Muroni: “Mi spiace che Shirvani abbia rilasciato queste dichiarazioni ha spiegato perché nessuno lo ha cacciato e tanto meno messo in condizioni di doversene andare, la realtà è che oggi non è più possibile avere una cattedra e mezza, per cui il coordinatore ha dovuto attenersi alle regole”.
Il punto a cui fa riferimento Muroni, riguarda un nuovo percorso intrapreso dalla scuola musicale, quello che la farà diventare presto una scuola parificata, dandole la possibilità di rilasciare attestati che al momento non può conferire.
Il regolamento delle scuole parificate, infatti, vieta che all’interno dell’istituto ci siano docenti che detengano più di una cattedra, per cui la riduzione delle ore di insegnamento a Shirvani risulta come un obbligo più che una scelta.
Per quel che concerne, invece, l’accusa del Maestro di essere stato costretto ad andarsene, Muroni ha chiarito anche questo punto: “nessuno ha mai chiesto a Shirvani di andarsene ha sottolineato anzi, se vogliamo essere precisi, è stato esattamente il contrario.
Leggendo il verbale della riunione, svolta presso l’ufficio del sindaco il 12 dicembre 2006, emerge come Gabbianelli abbia comunicato all’assemblea tutti i suoi tentativi di scoraggiare il Maestro a rassegnare le dimissioni, ma Shirvani non ne ha voluto sapere nulla.”
A fare eco all’assessore Muroni è stato il coordinatore della scuola, il Maestro Luciano Cerroni, che nel corso di una lettera spedita questa mattina al sindaco Gabbianelli, ha spiegato punto per punto come sia imprecisa l’intervista apparsa sulla stampa.
“In primo luogo se Shirvani intende con il terne “dittatorello” rivolgersi a me spiega Cerroni - ritengo che il mio comportamento, comunque civile con tutti, sia determinato dal desiderio di voler migliorare il livello della scuola musicale comunale. E pertanto nel rispetto delle regole previste per la gestione di una scuola, da un regolamento e ordinamento didattico”.
Il coordinatore, dopo aver toccato molti punti nei quali spiega come sono andati i fatti a cui fa riferimento Shirvani, entra nello specifico dell’organizzazione della scuola: “Circa le relazioni negative sul suo operato si legge - queste si sono riferite sempre alla mancanza di valorizzazione della disciplina, tanto che nella relazione di fine d’anno scrissi: “altre discipline complementari quali Armonia, Storia della Musica e Musica da Camera, hanno ottenuto risultati carenti.
Infatti gli alunni si sono dispersi nel corso dell’anno, rischiando d’invalidare lo studio dello strumento principale, poiché i docenti non hanno valorizzato la disciplina e interessato gli alunni in una specifica prospettiva operativo - musicale.
Per le “offese” chiarisce Cerroni - rimando al punto 8 della lettera scritta il 21.05.06. Dunque niente offese ma “richiami” a comportamenti civili nei rapporti di normale gerarchia.
Circa la qualità dell’insegnamento ha aggiunto- ho più volte ribadito che durante l’anno scolastico 2005/06 il prof. Shirvani non ha partecipato ad alcun saggio scolastico, ne di violoncello, avendo 6 ore di lezione settimanali per 3 alunni, ne di musica da camera con 12 ore di lezione settimanali per 11 alunni. (l’Art. 5 del vigente Ordinamento Scolastico della Scuola ne prevede 30 per orario di cattedra di 12 ore).
Quale docente di Musica da camera ha prodotto una sola formazione: un Quartetto, che come ho detto e scritto più volte, nel mese di febbraio si è esibita nella Scuola Media “Gianicolo” di Roma, senza dare alcuna notizia al coordinatore di quanto andava a presentare all’esterno a nome della scuola.
Dopo l’allontanamento dalla scuola musicale, nel mese di febbraio, di uno studente per aver superato la soglia prevista di assenze nella classe di violino ha concluso il coordinatore - il prof. Shirvani, pur disponendo di violinisti avanzati nella sua classe, non ha ricomposto il Quartetto e ha :terminato l’anno scolastico con 3 alunni non valutati, 1 alunno ritirato, 6 alunni che, pur valutati, non hanno prodotto alcunché.
Dunque non si è criticata la qualità d’insegnamento ma dell’organizzazione interna della classe”.
Cerroni ha concluso la sua relazione al sindaco con un pensiero: “Per alcuni la meritocrazia, l’equità e la giustizia hanno sempre avuto il sapore antidemocratico”.