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Riceviamo e pubblichiamo
- Caro sindaco,
abbiamo letto con attenzione il giornalino dell’amministrazione comunale, molte cose non ci hanno convinto, ma è nella natura delle cose, comunque abbiamo trovato anche molte buone idee.
Non troviamo che ci sia nulla di male nel fatto che il comune produca una sua pubblicazione.
Abbiamo apprezzato i buoni propositi che i “suoi” amministratori hanno manifestato e in particolare l’intervento della consigliera Anetrini, “sportello unico” e semplificazione burocratica.
Sindaco c’è però una pecca molto grave che evidentemente le è sfuggita: mentre il precedente giornalino “Il comune informa” ci risulta fosse pagato di tasca sua dall’ex sindaco, questo attuale ci dicono sia finanziato con soldi pubblici, quindi Palmegiani- lei non può farne uno strumento di propaganda “suo” o della “sua” maggioranza.
O date spazio a tutti i consiglieri, compresi quelli che non la pensano come voi, oppure lasciate perdere, e se il concetto non fosse chiaro, le ricordiamo che la sua “maggioranza” in realtà conta solo sui voti del 34% dei fabrichesi e che la “minoranza” in comune rappresenta i due terzi degli elettori, se non volete tener conto anche di loro, non potete usare il marchio e denari del comune di Fabrica.
Differentemente - glielo ripetiamo- sta facendo propaganda coi soldi nostri e ciò fa decisamente a cazzotti coi buoni propositi che avete messo per iscritto proprio sul foglio comunale.
Ci rifletta e al prossimo numero - che speriamo ci sia - cerchi di rispettare il ruolo, i denari e le opinioni di tutti, oppure il giornale lo faccia e lo distribuisca coi soldi “suoi”. Siamo sicuri che capirà e provvederà a correggere il tiro, buon lavoro.
il circolo di Rifondazione Comunista
Fabrica di Roma