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Tarquinia
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Riceviamo e pubblichiamo
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Apprendiamo dai giornali della scellerata iniziativa del sindaco di Tarquinia Alessandro Giulivi.
Il tentativo di “sfrattare” la polizia di Stato da Tarquinia appare tanto immotivato quanto disastroso per il futuro della città.
Il commissariato di Tarquinia ha infatti nel corso degli anni svolto un compito silenzioso ma di primario interesse per la salvaguardia dell’ordine pubblico e della sicurezza di tutti i cittadini e di questo lavoro i tarquiniesi sono giustamente orgogliosi.
Non va d’altra parte dimenticato che nel periodo estivo, con l’enorme afflusso di turisti, anche il lavoro al quale sono sottoposti gli agenti di polizia raddoppia e dal loro impegno derivano l’ordine e la tranquillità di cui lo stesso Giulivi beneficia.
Nonostante ciò, però, il sindaco, incurante di tutto e di tutti, preannuncia lo sfratto, senza minimamente preoccuparsi di trovare alla polizia un’altra sede o delle conseguenze che il suo gesto arrogante e privo di senso potrà avere.
Il tutto senza nemmeno tener conto del precedente di Civita Castellana, dove una iniziativa del ministero dell’Interno in tal senso ha recentemente sollevato le indignazioni di tutti, da destra a sinistra, lezione di cui Giulivi avrebbe dovuto fare tesoro.
I Comunisti Italiani, da sempre attenti ai problemi della legalità ed della sicurezza di tutti i cittadini, desiderano esprimere la loro solidarietà alla polizia di Stato di Tarquinia e a tutti i tarquiniesi, e sottolineano che sosterranno la lotta delle organizzazioni sindacali di categoria preannunciando interrogazioni che verranno presentate al consiglio Regionale del Lazio attraverso la capogruppo Antonietta Grosso ed al Parlamento della Repubblica attraverso il gruppo parlamentare PdCI.
Il segretario provinciale PdCI
Stefano Di Meo