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Vetralla
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- Programma di Screening del tumore della mammella, se ne parla questo giovedì (25 gennaio), alle ore 16,30, presso la sala conferenze di Palazzo Zelli a Vetralla.
L’incontro, voluto dall’amministrazione comunale e in primo luogo dal sindaco Massimo Marconi, è aperto agli operatori sanitari, ai cittadini vetrallesi e alla stampa.
Per la Asl di Viterbo interverranno: il direttore del Distretto 4, Massimo De Simoni, il coordinatore dei programmi di Screening, Silvia Brezzi, e la referente del programma di Screening del carcinoma della mammella, Maria Teresa Strassera.
Nel corso degli interventi saranno illustrati i principi fondamentali della prevenzione e le modalità organizzative dei programmi di Screening attivi nel Viterbese.
Il programma di Screening del carcinoma della mammella prevede l’invito ad eseguire una mammografia gratuitamente ogni 2 anni a tutte le donne tra i 50 e i 69 anni residenti nella Tuscia che sono 38mila.
Nel caso che dalla mammografia emerga qualche sospetto la donna viene invitata telefonicamente ad eseguire gli accertamenti di secondo livello presso l’Unità operativa di Senologia diagnostica dell’ospedale di Montefiascone.
Quando viene confermata la presenza di un tumore, la donna viene presa in carico per essere seguita in tutto il percorso terapeutico e riabilitativo.
Obiettivo del programma di Screening è diagnosticare precocemente il tumore al seno in modo da poter non solo evitare la morte ma anche garantire una buona qualità della vita. Per migliorare l’organizzazione del programma, e favorire la partecipazione delle donne, dal mese di maggio ogni comune della Asl viene raggiunto dall’Unità mobile di mammografia (che è un camper attrezzato appositamente per eseguire la mammografia).
Da Maggio a dicembre hanno già aderito all’invito più di 11000 donne.
Le 1642 donne residenti a Vetralla, di età compresa tra 50 e 69 anni, hanno già ricevuto la lettera di invito ad eseguire la mammografia dal 2 al 20 febbraio presso l’Unità mobile di mammografia situata presso il Comune in Piazza Umberto I.
Un aspetto importante che verrà descritto è l’intensa e capillare attività di sensibilizzazione che viene fatta sul territorio, avvalendosi anche della collaborazione dei Comuni e del volontariato, affinché siano superate le resistenze e le barriere che purtroppo ancora esistono quando la prevenzione non è solo una parola ma azioni concrete.
Il tumore al seno è la prima causa di morte per tumore nelle donne, e il programma di screening ha come obiettivo la riduzione della mortalità nella popolazione bersaglio. L’iniziativa del Comune di invitare la popolazione a questo incontro è la dimostrazione che solo con la cultura della prevenzione è possibile vincere la battaglia contro il tumore al seno.