Riceviamo e pubblichiamo
- In merito alle notizie di stampa in cui si elogiava l’attuale gestione della sanità per la riduzione della mobilità passiva della nostra Asl, e per la diminuzione della richiesta di analisi, seguita all’introduzione dei ticket, ci preme fare alcune precisazioni.
Riguardo alla mobilità passiva nutriamo seri dubbi sul fatto che la nuova gestione sia riuscita ad invertire questa tendenza.
Anche perché l’abbandono della struttura sanitaria da parte di stimati professionisti, si pensi al caso dell’ex primario di chirurgia vascolare prof. Colacchio, ha sicuramente prodotto uno scadimento qualitativo dei servizi offerti agli utenti, ponendo le basi per una nuova migrazione verso San Giovanni Rotondo, dove si trova attualmente il citato professore.
In ogni caso si potrà ragionevolmente commentare la situazione, quando si potrà disporre di dati ufficiali.
Per quanto riguarda la riduzione della richiesta di analisi grazie all’introduzione dei ticket - la cui abolizione fu uno dei cavalli di battaglia del presidente Marrazzo alle ultime regionali- la situazione è abbastanza chiara e per niente entusiasmante.
Non sono guariti i “malati immaginari”, diventati improvvisamente più accorti alle tasche che alla loro salute.
La richiesta di analisi non è diminuita. Si è semplicemente spostata dalla sanità pubblica a quella privata.
La motivazione è semplice.
Gli utenti si sono fatti i conti in tasca e hanno scoperto che oggi rivolgersi ad una struttura privata è più conveniente che affidarsi a quella pubblica. Minori costi, minori disagi, per un servizio spesso migliore.
Basti pensare che una glicemia effettuata in un laboratorio privato (vicino casa), senza prescrizione e con una risposta dopo poche ore: costo 3,00 euro.
Lo stesso esame effettuato all’ospedale Belcolle, affrontando spostamenti in autobus e lunghe file di attesa, a volte per ore: 10 euro di ricetta più 2,87 euro per l’esame per un totale di circa 13,00 euro.
Non siamo Merlino, ma possiamo ugualmente consigliare ai vertici della sanità di portare il ticket a 100 euro.
Sicuramente la richiesta di analisi scomparirebbe del tutto e il risparmio sarebbe ancora più alto.
Dipartimento alla Sanità
Forza Italia -Viterbo