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Palazzo Gentili
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- Combattere il randagismo è segno di civiltà e attenzione verso gli animali. Queste le parole che hanno tenuto banco stamattina alla prima riunione indetta dall’assessorato all’Ambiente per fare fronte ad una problematica sempre più presente nel Viterbese. Oltre all’assessore Tolmino Piazzai erano presenti i veterinari della Asl, il Corpo forestale dello stato, Polizia provinciale e municipale, Carabinieri e Anci.
“Dobbiamo cercare di mettere in piedi un gruppo di lavoro afferma Piazzai - che sappia gestire questa situazione con una proposta valida comune a tutte le amministrazioni, prendendo spunto anche da iniziative regionali e provinciali che si stanno susseguendo in Italia. Lo strumento operativo che vogliamo creare dovrà essere portatore di sensibilizzazione e di educazione, perché non possiamo dimenticare che spesso il randagismo è frutto di abbandoni. E il randagismo è solamente uno dei problemi che spesso si verificano come scarsa tutela e salvaguardia dei cani. Per questo tutti gli strumenti che abbiamo come la divulgazione di una responsabilità civile devono essere applicati”.
A questa prima riunione ne seguirà un’altra operativa il 6 febbraio alle 10, dove i rappresentati dei vari enti locali torneranno a discutere e a stilare un documento condiviso. “Abbiamo presentato oggi spiega l’assessore all’Ambiente - alcuni documenti e norme legislative che vanno studiati e applicati alle esigenze del nostro territorio. Come ad esempio il regolamento adottato dalla Provincia di Roma nel 2004, che detta norme per la tutela degli animali”.
I partecipanti alla riunione hanno reso note le problematiche inerenti al randagismo, cui è necessario trovare una rapida soluzione. Come la responsabilizzazione di allevatori e padroni di cani, educazione e rispetto degli animali, potenziamento del controllo sul territorio, tutela della sicurezza e salvaguardia del cittadino, anagrafe canina da rilanciare, nonché problematiche igienico - sanitarie derivanti dai cani randagi che vivono nei centri storici.
“Grazie a questa iniziativa dice ancora Piazzai cercheremo di dare risposte alle questioni sollevate perché con l’ausilio di enti e forze coinvolte approderemo sicuramente a una risoluzione definitiva e condivisa. L’attenzione verso gli animali è un segno di civiltà e rispetto, ma anche e soprattutto nei confronti della comunità e del territorio”.
Questo lavoro programmatico regolamentare sarà condiviso anche con l’associazionismo e con quanti, a vario titolo, lavorano per i diritti degli animali.