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Il comune di Viterbo
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Riceviamo e pubblichiamo
- Togliere l’ICI, demagogia di bassa lega.
Se la consigliera “indipendente” Paola Selvaggini era in cerca di una scusa per non votare il bilancio comunale l’ha trovata.
Non sono certamente una novità questi “suoi” atteggiamenti di distinguo dalla maggioranza, tant’è che è uscita dal gruppo di An e ha tenuto posizioni in bilico tra minoranza e maggioranza, tra l’altro, anche la sua richiesta di tesseramento ad Alleanza Nazionale è stato sospesa e verrà valutata a breve dai probiviri.
Non si capisce come chi aderisce ad un altro movimento, che con An non ha nulla a che fare, possa voler essere tesserata ad un partito che il “lider maximo” del movimento composto dalla coppia in questione non riconosce più come appartenenza politica.
Sanno benissimo Bonatesta e Selvaggini che per togliere l’Ici dalla prima casa è necessaria una legge nazionale e i comuni non possono farlo autonomamente, appunto per questo ne parlava il presidente di An Fini, l’Ici si può eliminare se dallo Stato contestualmente arrivano fondi che pareggiano questa mancata entrata.
La Finanziaria del governo Prodi invece ha di fatto ha penalizzato gli enti locali, facendoli apparire inopportunamente come spendaccioni e inefficienti.
Il provvedimento è iniquo nei confronti dei piccoli e grandi comuni poiché esclude dal conteggio del patto di stabilità le voci di spesa non discrezionali, in pratica i minori trasferimenti effettuati dal governo nei confronti degli enti locali possono essere compensati solamente dall’inasprimento della fiscalità locale, cosa che al Comune di Viterbo non succederà poiché non verrà aumentata nessuna imposta, che, anche se al duo Bonatesta/Selvaggini non fa piacere, ricordiamo che sono tra le più basse d’Italia.
Tra l’altro la raccolta firme effettuata a Roma da Alemanno e dal gruppo di Alleanza nazionale del Comune di Roma era relativa alla richiesta non di abolire l’ICI, che ripetiamo non è possibile, ma per la riduzione al minimo che è il 4%.
Ora a Viterbo l’ICI sta al 4.50%, si potrebbe certamente ragionare sulla diminuzione dello 0.50 solamente a fronte di altri aumenti che al momento non si vuole nemmeno prendere in considerazione.
Non sarà che sono loro due che con questa demagogia spicciola che prendono in giro i viterbesi?
I consiglieri comunali
Maurizio Federici
Andrea Scaramuccia
Enrico Maria Contardo