Senza filtro
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Viterbo
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- “Ci si sono messi addirittura in tre per non capire quello che hanno letto.
O forse, hanno solo fatto finta di non capire dato che anche i singoli consiglieri di maggioranza sono direttamente responsabili delle scelte dell’amministrazione.
Anche loro, quindi, alla fine dovranno rispondere ai viterbesi di ciò che il Comune ha fatto o non ha fatto.”
Arriva a stretto giro di posta la replica del presidente di “Insieme per il territorio” ai consiglieri comunali di An Federici, Contardo e Scaramuccia che lo hanno accusato di “fare demagogia” avendo chiesto, insieme alla consigliera Paola Selvaggini, di eliminare l’Ici sulla prima casa.
Accusa alla quale si è poi associato Oreste Massolo.
“Tranquillizziamo i tre addetti stampa del sindaco di Viterbo: sappiamo bene che, per eliminare del tutto l’Ici sulla prima casa, occorre una legge dello Stato.
Lo sappiamo spiega l’ex senatore Bonatesta - come lo sa Alemanno a Roma, come lo sa Veltroni, Ds, (e questa è per Massolo!) che a suo tempo si dichiarò possibilista.
Abbiamo spiegato, infatti, che quello che ponevamo era un “problema politico” Il governo Prodi, abbiamo scritto, è il governo delle tasse? Fateci vedere (abbiamo scritto) che, come diceva anche Berlusconi, la Cdl ed il centrodestra sono quelli che le “riducono” e le levano.
Massolo si chiede, preoccupato, quali sarebbero le conseguenze per il bilancio del Comune di Viterbo?
Quante entrate verrebbero a mancare e come sostituirle? Anche lui, evidentemente prosegue l’ex parlamentare viterbese ha letto superficialmente il nostro intervento. Non abbiamo chiesto di mettere nuove tasse ma di fare scelte differenti differenziando le priorità rispetto alle attuali.
Abbiamo chiesto, per esempio, di diminuire le entrate nel portafoglio dei privati e di aumentarle nelle casse del Comune.
Fotocamere, summer village, pulmini per disabili e… non solo. Gestiti direttamente dal Comune darebbero maggiori entrate e migliori servizi ai viterbesi.
Per cui, se oggi è possibile ridurre dal 4,50 al 4 per cento l’Ici sulla prima casa, bene: Alleanza Nazionale lo faccia e dia un segnale politico ai viterbesi.
E’ questo che disturba Massolo? Il segnale politico? E’ questo che non è capace di dare Gabbianelli?
Visto che ci siamo, anche perché sollecitati dalle sollecitazioni di chiarimento da parte di An e di Massolo (strano connubio… politico) circa le modalità di finanziamento della riduzione dell’ici sulla prima casa (a proposito: hanno visto i nostri quattro amici Ballarò ieri sera? Con i nuovi estimi catastali una casa di 100 metri quadrati pagherà 1.000 euro in più di Ici), aggiungiamo la richiesta di un altro chiarimento, facendo come Carlo Conti al gioco “L’eredita”.
Vero o Falso?
Leggendo il bilancio, infatti, non siamo riusciti (per nostra incapacità, ovviamente) a trovare le risposte.
Stiamo parlando di Tarsu, vale a dire Tassa sui rifiuti solidi urbani del comune di Viterbo. Per questa “tassa” sono iscritti a ruolo 7.200.000 euro: vero o falso?
Da due-tre anni a questa parte gli euro iscritti a bilancio sotto la voce Tarsu sarebbero invece solo 6.000.000 di euro: vero o falso?
Domande: se fosse vero, perché tra iscrizione a ruolo e iscrizione a bilancio vi è una differenza (in meno per le casse comunali) di 1.200.000 euro?
Chi è, eventualmente, che non paga? Perché, eventualmente, non lo si fa pagare?
Speriamo conclude Bonatesta di non essere accusati di demagogia anche questa volta e di essere invece “tranquillizzati” senza stupide polemiche.
Come quella, per esempio, sul ruolo di Paola Selvaggini in Comune ed in Alleanza Nazionale. Paola Selvaggini ha diritto ad aderire ad “Insieme per il territorio” cosi’ come altri aennini hanno il diritto di aderire a “E’ rabbia, è amore” o a “d.Destra” e ad altre associazioni di vario genere.
In quanto alla “dignita politica”, per appartenere ad un partito, non sono Federici, Contardo e Scaramuccia a potersi porre il problema.
E nemmeno gli attuali probi viri di Alleanza Nazionale. E’ stato toccato un tasto sbagliato che è meglio mettere da parte!”