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Oreste Massolo
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Riceviamo e pubblichiamo
-La demagogia non ha confine, ma ha anche le gambe corte e non può, quindi, andare lontano.
L’ex senatore Bonatesta (ancora Alleanza Nazionale?) propone che il sindaco di Viterbo non faccia pesare sulla prima casa l’imposta comunale Ici.
Afferma di non essere originale perché già Fini nel corso dell’ultima campagna elettorale avanzò tale idea, ripresa, poi, con un vero colpo di teatro, da Berlusconi, che sentiva l’acqua alla gola, nel confronto televisivo con Prodi ed ora rispolverata da Alemanno in Capidoglio, sostenuta da diverse migliaia di firme raccolte tra la popolazione.
Mi chiedo: è responsabile e serio proporre l’abolizione dell’Ici, iniziativa che riscuote grande consenso perché pagare tale imposta sulla casa è sentito come una grave ingiustizia.
Quali sono le conseguenze per il bilancio del Comune? Quante entrare verrebbero a mancare e come sostituirle?
Agli interrogativi nessuna risposta.
E’ possibile continuare a fare politica in modo così disinvolto e a ruota libera, creando solo illusioni?
Propaganda a buon mercato, allora, che solo una destra senza scrupoli può mettere in campo.
Bonatesta fa ancora parte di Alleanza nazionale?
La domanda non è retorica perché nasce il dubbio che la proposta avanzata in una città amministrata da un sindaco di An abbia voluto, in realtà, smascherare una politica non solo superficiale, ma anche impercorribile se non cambia l’intero sistema di imposizione fiscale.
Oreste Massolo