Riceviamo e pubblichiamo
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Viterbo
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- Se non la smettiamo di affumicare l’atmosfera ci attende una sorta di apocalisse climatica.
Le concentrazioni di CO2 sull’Antartide sono le più alte degli ultimi 650mila anni e mai nella storia si è avuto un riscaldamento come negli ultimi 50 anni.
Lo scioglimento dei ghiacci polari sta innalzando il livello del mare, una prima isola abitata è già stata inghiottita dalle acque nel golfo del Bengala, quanto a noi per frenare il disastro delle coste dovremo spendere non meno di 5 miliardi di euro nei prossimi 10 anni.
Il meridione comunque diventerà area desertica tipo Palestina o Tunisia.
I morti per il caldo in Europa aumenteranno di 10mila unità (furono 30mila nel 2003), a questi si aggiungeranno vittime e danni materiali di trombe d’aria e addirittura uragani, che evidentemente non sono più un fenomeno solo tropicale.
Malgrado ciò avanziamo imperterriti verso il disastro, in perfetta armonia con la natura bulimica del modello di sviluppo capitalista: l’uovo subito, la gallina prima di subito e, se possibile, anche le galline di chi ci siede vicino o verrà dopo di noi…
Intanto i primi segnali segni nefasti si manifestano anche in terra di Tuscia e dintorni: l’orso marsicano non è andato in letargo, le querce non hanno perso le foglie, le mimose battono il loro record di fioritura anticipata di anno in anno, gli alberi da frutto stanno “gemmando” e soprattutto le “sarciccie” non si seccano più!
Già chi le “sarcicce” le compra al negozio non lo sa, ma chi ha ammazzato il maiale tra capodanno e la Befana sta buttando via un capitale di carne: troppo caldo... Purtroppo siamo solo all’inizio, guai peggiori ci attendono, ma per ora permetteteci di piangere una delle prime vittime eccellenti dei cambiamenti climatici in Tuscia.
Per questa amica perduta, la “sarciccia” secca, proporremo al prossimo Consiglio Provinciale di osservare un minuto di silenzio, minuti che però diventeranno due per i “crociati” delle biomasse a Tuscania, tre per i bruciatori dei rifiuti (di destra e di sinistra), quattro per gli sponsor del carbone a Civitavecchia.
La speranza è che al termine del silenzio costoro si siano riempiti bocca e mani di galline e uova, evitando così di dire (e fare) altre scempiaggini, funzionerà?
Per il gruppo Rifondazione Comunista/ Sinistra Europea
I consiglieri provinciali
Massimo Miccini
Riccardo Fortuna
Bengasi Battisti