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Riceviamo e pubblichiamo
- Il nostro comitato per l’aeroporto, molto attento ai geni guastatori locali di ogni categoria, vuole costruire, assieme ad una classe politica pronta ad esercitare del significativo "management", il futuro di questo territorio, spezzando le catene che tengono immobilizzata tutta la Tuscia e, nel contempo, colmare l’atavico abbandono che ci rinfacciano le altre province con lo scopo di sottrarci lo sviluppo.
E’ evidente, queste discriminazioni sono legate alla strategia di dirottare altrove le opere importanti, quindi, attraverso la voce di tutti i cittadini delusi e preoccupati del futuro dei figli reagiamo senza farci ingannare dai luoghi comuni.
Imprenditori, pendolari, artigiani, studenti, gente comune, tutti voi che quotidianamente vedete sfumare un giorno della vostra vita in attesa di veder migliorare ciò che è migliorabile, osservate attentamente l’arte della politica e traetene le giuste considerazioni.
Dicono che Viterbo sia penalizzata ad ospitare un aeroporto civile, a causa dei collegamenti stradali e ferroviari con la capitale; teoria, tra l’altro, aggravata da alcune facili affermazioni tipo “senza adeguati collegamenti con Roma lo scalo rischierebbe di rimane una cattedrale nel deserto”, oppure, “avete mai visto un grattacielo costruito dall’attico anziché dalle fondamenta?”.
Queste affermazioni devastanti fanno il gioco di altre province povere di storia, ma ricche di politici intraprendenti.
L’esempio è la città di Latina, esasperatamente sostenuta con determinazione da tutti i suoi politici locali e, nella riunione del 17 gennaio, dai noti assessori dell’Ulivo alla Regione Lazio. Dalla nostra parte, invece, sono giunti da Viterbo rappresentanti locali alla Regione e capi gruppo di partito, lasciando fuori le vere figure istituzionali quale il sindaco del Comune e il presidente della Provincia, veri sostenitori da lungo tempo della necessità dell’apertura dell’aeroporto al traffico civile.
In conclusione, Latina si avvantaggia politicamente ricavandone consensi per la realizzazione dell’aeroporto anche se la riunione del 17 gennaio ultimo scorso ha evidenziato che la decisione sarà presa sulla base delle valutazioni tecniche, valutazioni che già nello studio dell’ENAC portano la scelta su Viterbo.
Per Latina, infatti, sono previsti programmi regionali che prevedono, addirittura, un immediato potenziamento dei collegamenti stradali, ferroviari e metropolitani (ma non era già abbondantemente ben collegata?).
In conclusione, Viterbo rimane in attesa della riformulazione delle relazioni tecniche richieste nuovamente all’ENAC dalla Regione Lazio, ritenuta necessaria per meglio valutare ogni aspetto che dovrà poi portare ad una decisione finale.
Aspettiamo fiduciosi questo secondo appuntamento certi che i nostri assessori eletti alla Regione, sapranno far valere le giuste attese della provincia di Viterbo, facilitati da carte che non hanno bisogno di tarocchi per garantire, in piena legalità, una funzionalità aeroportuale a 360°, nel rispetto della sicurezza al volo.
Come Comitato affidiamo, quindi, ai nostri politici le nostre certezze, in attesa che siano loro a comunicarci l’esito positivo della contesa, pronti, insieme a tutti i nostri sostenitori, a rendere il merito a chi saprà far valere le ragioni che indicano a Viterbo, il 3° scalo aeroportuale regionale.
Il Comitato per l’aeroporto di Viterbo
www.aeroportoviterbo.it