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Palazzo Gentili
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- Ampliamento della riserva naturale del lago di Vico: questa mattina la conferenza dei servizi convocata in Regione ha dato parere positivo alla proposta regionale, presentata con delibera di giunta 685 del 20 ottobre 2006. “Ora può quindi continuare l’iter afferma l’assessore all’Ambiente di Palazzo Gentili Tolmino Piazzai che prevede il passaggio in commissione Ambiente prima e in consiglio regionale poi, per la definitiva adozione della legge istitutiva”.
All’incontro hanno partecipato l’assessore regionale all’Ambiente Filiberto Zaratti, il suo omologo viterbese Tolmino Piazzai, il sindaco di Caprarola Alessandro Cuzzoli, il vicesindaco di Ronciglione Beatrice Nardi, il direttore e il commissario straordinario della riserva naturale, rispettivamente Felice Simmi e Silvia Montanaro.
Istituita dalla Regione Lazio nel 1982, la gestione della riserva naturale del lago di Vico è stata affidata al Comune di Caprarola, in quanto i territori interessati monte Venere e area lacustre circostante ricadono tutti sotto la giurisdizione caprolatta. Nel 1993 la Regione ha poi approvato lo schema di Piano regionale delle aree naturali protette, che già prevedeva l’ampliamento della riserva del Lago di Vico.
Nell’ottobre dello scorso anno la giunta Marrazzo ha quindi adottato una risoluzione che stabiliva l’allargamento della riserva di Vico inglobandovi tutto il bacino lacustre e i versanti montuosi circostanti area compresa tra la provinciale di Poggio Cavaliere, la vicinale di Macchiagrossa, la strada Monte Fogliano sino alla cima dell’omonimo monte -, in parte di competenza ronciglionese.
La proposta prevede anche l’istituzione dell’ente regionale di diritto pubblico “Monti Cimini - Riserva naturale lago di Vico”, allo scopo di ricondurre così ad un unicum la gestione dell’intera riserva.
“Con la definitiva approvazione della proposta conclude Piazzai la riserva naturale coinvolgerà una porzione maggiore di territorio, tutelandone la biodiversità e la conservazione. Anche la possibilità di un unico ente gestore non potrà che avere ricadute positive sulla qualità dell’ambiente da preservare”.