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Giuseppe Parroncini
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- “La nascita del distretto dei Monti Cimini rappresenta un risultato importante per il territorio viterbese e uno dei primi frutti di una legge che, assieme al Lazio, poche altre regioni possono vantare”, lo ha dichiarato il capogruppo dei Democratici di Sinistra al Consiglio regionale, Giuseppe Parroncini.
“Il distretto mette a disposizione del territorio gli strumenti per dare nuove opportunità sia all’agricoltura e ai suoi prodotti di qualità, sia ai giovani e alle donne; un tema centrale anche all’interno del nuovo Piano di Sviluppo Rurale le cui linee sono state presentate in questi giorni anche a Bruxelles durante l’iniziativa Oltre.
L’agricoltura del Lazio in Europa. Il distretto dei Monti Cimini conclude Parroncini è un primo risultato cui faranno seguito la nascita di altre realtà distrettuali attraverso la concertazione con il mondo agricolo e istituzionale per dare ai territori nuovi strumenti per sviluppare la loro economia rurale e valorizzare tutte le loro eccellenze”.
Valentini: nascono distretti rurali montagna e Monti Cimini
“L’agricoltura laziale mette a sistema le sue risorse. Nascono i distretti rurali dei Monti Cimini e della Montagna. 150 mila ettari di superficie agricola utilizzata, 29 mila aziende agricole, 68 comuni e circa 270 mila abitanti coinvolti nello sviluppo di un’agricoltura ricca di prodotti e capace di intrecciarsi con la storia, la cultura e le bellezze naturalistiche di tutto il territorio”, lo ha dichiarato Daniela Valentini, assessore all’agricoltura della Regione Lazio, al termine dei lavori della giunta regionale.
I due nuovi distretti, situati nella parte sud-orientale della provincia di Viterbo (Monti Cimini) e in quella occidentale della provincia di Rieti (Montagna), contano anche sulla presenza di 9 mila allevamenti di bestiame, 370 attività di trasformazione agroalimentare e circa 5 mila addetti al settore agricolo. Caratterizzano l’agricoltura dei due territori, viti, olivi, nocciole, castagne, zootecnia, legni pregiati e biodiversità animali a cui si affiancano 4 DOP, 7 DOC e 3 IGT.
“Con i nuovi distretti prosegue la Valentini l’agricoltura regionale ha la possibilità di progettare il proprio futuro a partire dalle sue vocazioni e di costruire un’economia agricola capace di camminare autonomamente e competere sui mercati con le proprie forze. Due zone ricchissime dove i prodotti di qualità possono senza dubbio diventare il volano di un’intera economia capace di mettere insieme intelligenza, passione e tutto quello che di nuovo e positivo vive sul territorio. Si tratta inoltre di distretti la cui crescita si intreccerà con le misure del nuovo Piano di Sviluppo Rurale.
Da una parte la Montagna che, con il suo 80% di territorio provinciale, rappresenta la principale risorsa del reatino, dall’altra i Monti Cimini dove si concentra il 53% della produzione regionale di nocciole, le uniche in Italia ad avere il marchio di Denominazione di Origine Protetta: due distretti per dare sviluppo, occupazione e certezza di reddito e che abbiamo costruito attraverso un lavoro di concertazione che ha messo insieme tutte le forze territoriali. Si tratta infine di un percorso ha concluso la Valentini che prevede la nascita di altre realtà distrettuali”.