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Palazzo Gentili
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- Mettere a frutto le potenzialità e superare le debolezze del sistema Lazio. Presentate nei giorni scorsi a Bruxelles le nuove politiche regionali per lo sviluppo economico e rurale, ovvero lo strumento programmatico che mira a modernizzare agricoltura e relativo indotto nel periodo 2007-2013. “Un’occasione commenta l’assessore all’Agricoltura Mario Trapè per mostrare all’Europa che il nostro territorio ha tutte le carte in regola per attrarre investimenti e visitatori, anche dall’estero”.
Nella sala Menuhin del Parlamento europeo erano presenti, oltre al ministro per le Politiche agricole Paolo De Castro e il vicepresidente della Commissione europea Franco Frattini, la delegazione della Provincia composta dal vice-presidente e assessore all’Agricoltura Mario Trapè, i consiglieri Maurizio Palozzi (sindaco di Canepina) e Vincenzo Bruni, ma anche il sindaco di Marta Lucia Catanesi. Ai lavori hanno preso parte anche presidente Piero Marrazzo, l’assessore all’Agricoltura Daniela Valentini e il capogruppo dei Ds in Regione Giuseppe Parroncini.
Sono quattro gli assi di intervento del Piano di sviluppo rurale del Lazio per i prossimi sette anni. Obiettivo del primo è il miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale, anche tramite la valorizzazione della capacità imprenditoriale e professionale degli addetti del settore e il ricambio intergenerazionale. Nel secondo, invece, si parla di ambiente e paesaggio rurale e delle misure per conservarne la biodiversità.
Nel terzo l’attenzione è concentrata sul miglioramento della qualità della vita e la diversificazione delle attività nelle aree rurali, puntando sull’incremento della capacità dei territori di attrarre turisti, con conseguente aumento delle opportunità occupazionali. L’ultimo asse ha infine come obiettivo quello dell’integrazione dei programmi Leader, cioè lo strumento programmatico di riferimento per l’attuazione dell’omonima iniziativa comunitaria per lo sviluppo rurale delle regioni italiane. “Dopo che la Commissione europea avrà dato il suo benestare continua l’assessore il Psr diventerà legge a tutti gli effetti. E’ quindi plausibile pensare che già da settembre usciranno i bandi per la richiesta di contributi sia da parte di enti pubblici che di aziende private”.
A Bruxelles, a margine della discussione sul Psr, si è anche svolto il workshop di presentazione dei prodotti agricoli del Lazio, riservato agli operatori economici, con assaggi e degustazioni delle specialità della cultura enogastronomia anche della Tuscia. “Iniziativa che ha riscosso un grande successo tra tutti i presenti racconta Trapè che hanno potuto godere dei sapori più genuini della tradizione locale. Una ricchezza che, se ben gestita, sarà in grado di generare un virtuoso circolo di sviluppo economico per la provincia”.
“Un plauso particolare per il Piano di sviluppo rurale 2007-2013 va all’assessore Valentini conclude Trapè che con grande impegno ha lavorato per la stesura di uno strumento programmatico in grado di dare risposte alle esigenze dei singoli territori, i cui rappresentanti sono stati costantemente e ripetutamente coinvolti nei lavori”.
I produttori del Viterbese partecipanti sono stati: cooperativa “La doganella” di Canino, “Acqua di Nepi”, “Anprovitt”, azienda agricola “Panunzi Enrico”, frantoio “Archibunsacci”, cantina di “MF”, “Italformaggi” di Capodimonte, “fratelli Mariani castagni”, cantina e oleificio di Gradoli, cantina agricola “Sciuga”, azienda “Il Pugnalone” di Acquapendente, azienda “Morelli”.