|
Tarquinia
copyright Tusciaweb |
- Ieri presso il “Camping Tuscia Tirrenica” a Tarquinia Lido si è svolto il convegno provinciale sul turismo balneare della Tuscia dal titolo: “Un’ analisi delle prospettive economiche e di sviluppo legate ai flussi turistici e alla promozione turistica del territorio”.
Erano presenti il Direttore APT di Viterbo, Marco Faregna, il presidente dell’Università Agraria di Tarquinia, Alessandro Antonelli, il presidente dell’Ente bilaterale del turismo del Lazio, Giancarlo Mulas, Giovanni Serafini in rappresentanza del Consorzio di Bonifica del Maremma Etrusca, il presidente Regionale S.I.B. Fabrizio Fumagalli e il segretario nazionale S.I.B. Pietro Gentili.
Tra gli operatori del settore, poi, erano presenti il presidente S.I.B. Santa Marinella, Danny Englaro, il presidente Assotur’93, Renato Bacciardi, il presidente Tarquinia Viva, Maurizio Leoncelli, il presidente Pro loco di Tarquinia, Maurizio Rocca, il presidente CNA di Tarquinia, Alessandro Jacopucci e numerosi operatori balneari di Montalto di Castro e Pescia Romana.
Marzia Marzioli, presidente del S.I.B. Tarquinia nella sua introduzione ha riassunto tutti gli argomenti legati al turismo, ma soprattutto ha cercato di legare intorno ad una esigenza di unitarietà di intenti tutti gli invitati al convegno.
Il direttore APT preso atto del fatto che l’ente che rappresenta da poco non si è mai occupato dell’attività turistica degli stabilimenti balneari della provincia, si è attivato immediatamente e nello stretto giro di due ore aveva già autorizzato l’ufficio preposto alla stesura degli elenchi dell’annuario dell’APT di Viterbo l’inserimento degli stabilimenti balneari di Tarquinia e di Montalto di Castro.
Il presidente dell’Università Agraria, poi, ha dapprima colto l’invito ad un dibattito nuovo sul tema del turismo a Tarquinia e, assodata la responsabilità e il peso degli enti pubblici nella stesura di un programma omogeneo per il territorio, si è reso disponibile a collaborare con tutte le rappresentanze del paese ad un progetto che altro non è che la richiesta ufficiale del S.I.B. di Tarquinia.
La realizzazione di un “Osservatorio del turismo” che sia in grado di incamerare i dati di tutte le attività del territorio, analizzarli per poterli utilizzare ai fini di una strategia di marketing territoriale e per la promozione di tutti i comparti economici.
Gli enti pubblici, infatti, hanno il dovere di seguire da vicino gli sviluppi dei progetti che interessano il nostro territorio, fondamentale l’avvio di un osservatorio sul turismo.
Giancarlo Mulas ha sollecitato tutte le categorie a muoversi verso la strada dell’osservatorio sul turismo, riportando gli esempi riusciti delle località che lo hanno realizzato, i modelli di calcolo che sono attualizzati e approfonditi.
Gli operatori, in primis, ma soprattutto gli amministratori trovano in questa analisi al microscopio di tutte le attività le linee guida per il futuro del turismo in una chiave strategica, supportata da dati certi.
Serafini ha raccolto positivamente l’invito a partecipare alla creazione di un osservatorio e si è reso disponibile per i dati in possesso dell’ente per ciò che riguarda il monitoraggio ambientale di propria competenza.
Fabrizio Fumagalli nella sua visione regionale ha sollecitato tutti a mettere a sistema il turismo nelle varie espressioni in un disegno Laziale, affermando che ”le risorse sono comuni per tutte le località della regione Lazio, per dare risultati dobbiamo essere in grado di far comunicare tutti e legarci su argomenti omogenei per evitare sprechi di energie e risorse comuni, ben venga, infine, un osservatorio sul turismo che in questa zona manca”.
Le varie associazioni hanno dichiarato la disponibilità di tipo operativo a collaborare ad un progetto che coinvolga tutto il comparto economico del territorio.
La provincia in questo ci rappresenta sia geograficamente che sull’unità di intenti di tutti gli operatori, avviando un incontro per ufficializzare la richiesta di un “osservatorio sul turismo”.
Marzia Marzioli, concludendo i lavori ha dichiarato: “Credo sia stato un incontro di analisi approfondita del tema che volevamo affrontare insieme alle altre categorie commerciali, di grande entusiasmo per l’unità di intenti che ne è emerso. Siamo in ritardo nella competizione con le altre località turistiche che hanno avuto più risorse e più omogeneità turistica da mettere in campo.
L’istituzione in tempi veloci di un “Osservatorio sul turismo” potrà darci le risposte per riavviare tutto il territorio che rivendica, a ragione, la sua vocazione al turismo verso entusiasmi di investimento e il miglioramento delle strutture, perchè il nostro territorio se lo merita per le sue bellezze naturali, storico-artistiche e poi perchè ne ha davvero un bisogno immediato”.