|
Ottavio Raggi
copyright Tusciaweb |
- Il consiglio comunale si apre con i sassolini d’Ottavio Raggi. Uno a uno se li toglie tutti.
“Prendo la parola per un fatto personale è doveroso fare alcuni chiarimenti, non essendo stato presente all’ultima seduta. Sono successi fatti incresciosi. E’ stato detto che ho avuto un comportamento poco lineare e ora vorrei dire la mia”.
Partendo dal Cunicchio. “Avevo chiesto ricorda di sospendere la destinazione d’uso solo per chiarimenti, non intendevo mettere i bastoni tra le ruote”.
Porta Murata. “Tutti quelli che stavano in commissione continua - ricordano che io chiesi se i titolari della concessione edilizia, avevano titolo. Solo questo. Mi è stato detto di sì, salvo poi un’ora dopo, l’affermazione del sindaco in conferenza stampa, sul fatto che la concessione era stata annullata perché viziata”.
Variante a San Pellegrino. “Norme tecniche sul piano particolareggiato non consentono aumenti di volumetria precisa quindi come gruppo ci siamo astenuti”.
Piani integrati. “Il parere contrario dice derivava dal fatto che non rispondevano all’esigenza di sviluppo della città e avevano come primario, l’interesse privato su quello pubblico.
Questi sono i comportamenti con cui Forza Italia ha avuto distinguo. Mi si accusa d’essere stato poco lineare. Se così è stato, chiedo scusa pubblicamente, ma erano solo appunti tecnici, cui non ho ricevuto risposte. Gradirei avere risposte”.
Nessuno parla. Così Raggi continua e ne approfitta per lavare in pubblico i panni di Forza Italia. E attacca Fattorini, che gli siede accanto.
“Si è autoproclamato capogruppo dice ancora - non c’è stata riunione del gruppo. Gasbarri si è astenuto? Io stavo a letto, Purchiaroni non era ancora entrato nel gruppo. Se la crisi è stata determinata dalla delibera sulla Francigena, siamo al tragicomico. Io ho portato avanti una scelta di Fattorini, perché io non ero nemmeno in commissione. Va chiarito chi ha chiesto la mia testa”.
La replica di Fattorini non si fa attendere. “Non è questa la sede. Sono discussioni da fare dentro il partito sostiene - ai cittadini non interessa niente di me o di lui. I cittadini vogliono fatti concreti. Non sapere se Raggi ha fatto la pipì, o se Fattorini ha mangiato la brioche”.
Poi sulla sua nomina. “Il partito decide chi è il capogruppo precisa - da oggi fino a smentita, il capogruppo sono io, tutti gli altri parlano a nome personale. O ingegneristico, ma comunque a titolo personale”.
Polemica finita? Decisamente no. Dentro Forza Italia: “Fattorini è capogruppo sostiene Raggi a microfono spento ma non ha riconsegnato ancora la tessera Udc”.
E fuori. Concludendo il suo intervento, Raggi aveva ringraziato il consigliere Prestininzi per le parole che aveva speso a suo favore. L’esponente di Rifondazione vuole replicare, ma il presidente Barbieri, regolamento alla mano, glielo nega.
“O lei mi fa parlare minaccia Prestininzi o io continuo a parlare”. Ne nasce un acceso dibattito, ma alla fine Prestininzi la spunta.
Così può replicare ai ringraziamenti. “Volevo ringraziare il consigliere Raggi dice - come consiglio comunale non abbiamo fatto una bella figura, quando Raggi lancia un allarme e viene ignorato completamente”.
Ma lo screzio tra presidente Barbieri e consigliere Prestininzi non è chiuso. “Lei ha usato termini poco appropriati lo ammonisce Barbieri - non attenendosi a quanto deciso dai capigruppo. Ne parleremo lunedì nella prossima riunione”.