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Riceviamo e pubblichiamo
- Con grande piacere leggo il comunicato del signor Martinelli della Cgil ed apprendo che è un bravo filosofo ed uomo di grande cultura, mi auguro che la sua levatura sia di ugual misura anche come sindacalista.
Con soddisfazione ho sentito finalmente la voce del sindacato replicare ad un comunicato che riguardava i lavoratori dei cantieri scuola, di certo avrei preferito sentire qualcosa in merito all'argomento stesso, ma non si può sempre avere tutto dalla vita!
La lezione di letteratura che il signor Martinelli mi ha dato mi sarà utile per tutta la vita, per questo lo ringrazio, ma vorrei ricordare che i lavoratori, che quelli come me hanno difeso in questo periodo, non mangiano e non mantengono le loro famiglie con la filosofia, solo per questo avevo creduto utile scendere in campo al loro fianco, sostituendo chi si era scordato di farlo.
Un consiglio al signor Martinelli mi sento di darlo anche io, gli suggerisco di curare la filosofia, la letteratura e la poesia nel tempo libero ed utilizzare invece il sindacato per le finalità per cui è stato costituito e cioè la difesa dei diritti dei lavoratori.
Il signor Martinelli mi dovrà scusare se ho urtato la sua suscettibilità, evidentemente mi sbagliavo quando ho pensato che la Cgil non volesse entrare in rotta di collisione con questa amministrazione provinciale, sempre pronta ad esaudire i molti desideri del suo sindacato, come ad esempio quella bella cena, costata ben 15mila euro, che il presidente Mazzoli, con i soldi pubblici, ha offerto al sindacato Cgil ed in merito alla quale ancora sto aspettando esauriente risposta alla mia interrogazione consigliare di un anno fa!
Non sono uno in cerca di gratuita notorietà, vorrei quindi tranquillizzarlo, non è questo l'obiettivo delle mia vita e soprattutto non mi permetterei mai di togliere la scena a chi invece, con tutta probabilità, questa notorietà la sta cercando veramente.
Auspico, per il futuro, che il signor Martinelli possa essere un po' più vicino ai lavoratori che rischiano il posto di lavoro ma, se così non dovesse essere, può stare tranquillo che ci sarà sempre quel piccolo, sconosciuto, errante consiglieretto dell'Udc pronto a farlo al suo posto.
Con cordialità
Francesco Bigiotti
Udc