- Pedofilia un arresto a Viterbo.
Ieri mattina gli uomini della polizia postale, guidati dal comandante, Averaldo Piazzolla, hanno perquisito l'abitazione a Viterbo di un primo maresciallo dell'esercito che presta servizio in una caserma romana.
L'uomo, di 45 anni con moglie e due figlie di una decina di anni ciascuna, è stato colto in flagranza di reato mentre attraverso un software e un paio di computer stava scambiando materiale pedopornografico.
Nell'abitazione sono stati trovati circa 3800 tra immagini e filmati. Centinaia di cd. Il contenuto dei filmati e delle immagini non solo sarebbe di carattere pedopornografico ma anche cruento.
Grazie alle nuove procedure adottate dalla polizia postale di Viterbo si è potuta stabilire la flagranza. E' quindi scattato l'arresto, confermato dal Gip di Viterbo.
L'operazione della Polizia postale di Viterbo si è svolta all'interno di una indagine partita da Catania.
Due le persone che sono state arrestate e trenta indagate nel corso di un'operazione di contrasto alla pedopornografia via Internet condotta dalla polizia postale di Catania.
Gli arresti sono stati eseguiti in flagranza di reato dagli investigatori nel corso di perquisizioni compiute a Savona e, appunto, a Viterbo.
Entrambi gli indagati sono stati sorpresi mentre scambiavano file pedopornografici.
Nel corso delle perquisizioni eseguite nei confronti degli altri trenta indagati sono stati sequestrati computer e materiale di pornografia minorile.
Le indagini sono state compiute dalla polizia postale di Catania, coordinata dal servizio centrale di Roma, con attività sotto copertura.
Le città interessate dall'inchiesta: Palermo, Ancona, Bergamo, Bolzano, Cagliari, Chieti, Cosenza, Imperia, L' Aquila, Milano, Napoli, Pesaro, Reggio Calabria, Roma, Rovigo, Salerno, Savona e Viterbo.