Riceviamo e pubblichiamo
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E’ certo che se alle lezioni di geografia, matematica, italiano e storia, si aggiunge un edificio scolastico da far invidia alle scenografie della “Famiglia Addams”, allora studiare potrebbe diventare veramente un incubo, anche per i più “secchioni”.
Ci uniamo pertanto alla protesta degli studenti del liceo Ruffini contro lo stato di degrado, in cui versa la struttura scolastica, che ha finito, in questi giorni, con il causare uno spiacevole incidente ad una studentessa, colpita alla testa da un vetro rotto di una finestra.
Non ci soffermeremo in questa sede sull’importanza e il significato che riveste la necessità di garantire una struttura dignitosa ai giovani che frequentano la scuola, officina di coscienza oltre che di intelligenze.
Su questo punto non si discute.
Quando poi ad essere messa a rischio è addirittura l’incolumità fisica degli stessi studenti, ogni commento in proposito ci appare superfluo.
Il dilemma, invece, che ci agita seriamente è per quanto tempo ancora questi poveri ragazzi dovranno sopportare una simile situazione?
L’attuale amministrazione provinciale, infatti, sembra che non abbia una soluzione adeguata a portata di mano, e stia incontrando non poche difficoltà nel reperire un’area edificabile, o, comunque, un’ alternativa economicamente e praticamente accessibile.
Alla luce di ciò sorge spontaneo chiedersi perché, dato lo stato attuale dei fatti, sia stato abbandonato il progetto stilato dalla precedente amministrazione di centrodestra, e che avrebbe consentito di risolvere in tempi brevi il problema.
La giunta Marini aveva già fatto tutti i passi necessari per trasferire il liceo Ruffini al Riello, dove insieme all’Istituto Tecnico Industriale e all’Università sarebbe andato a formare una sorta di “cittadella dello studente”, scrivendo definitivamente la parola fine ai disagi degli studenti del liceo scientifico.
Ancora una volta si è preferito abbandonare progetti già avviati con lo stanziamento di risorse pubbliche, per ricominciare tutto daccapo spendendo ulteriori soldi e tempo.
Forza Italia Giovani
Coordinamento Provinciale