- Spettabile Tusciaweb,
Stiamo assistendo ad un esperimento mediatico di grande interesse, alcuni consiglieri comunali di opposizione e maggioranza si danno giornalmente appuntamento su Tusciaweb (Dio benedica chi lo dirige e lo pubblica), per dibattere un argomento di grandissimo interesse qual’è la vita e la salute dei nostri figli.
Alla luce di quanto sta avvenendo, noi cittadini comuni possiamo finalmente verificare il tenore e lo spessore dei personaggi ai quali, con il nostro voto, abbiamo affidato la gestione della città, confidando nel loro senso civico, nelle loro capacità, nella loro preparazione.
Senza sminuire in alcun modo il ruolo sacrosanto del consiglio comunale, che dovrebbe essere rispettato e considerato sempre e comunque da tutte le parti politiche, sarebbe cosa gradita leggere con più frequenza il pensiero dei consiglieri in merito alle questioni che ci riguardano, senza filtri e mediazioni, poiché chiunque di loro abbia a prendere quello che è giusto, cioè meriti e gloria quando dimostrano buon senso, capacità di governo, onestà intellettuale, rispetto e cura dei bisogni dei concittadini.
Pubblico ludibrio quando dimostrano di non avere qualità, idee, capacità di ragionamento, sensibilità umana e politica, arroganza da potere.
Vogliamo entrare nel merito di quanto dibattuto perché l’argomento sono i nostri figli, il bene più prezioso per ogni padre ed ogni madre, che non può in nessun modo essere equiparato alla poltrona occupata da un giovincello assessore che dimostra in ogni occasione la sua tracotante personalità, piena di arrogante disprezzo verso chiunque gli pone quesiti ragionevoli e legittimi.
Ricordiamo quando è successo qualche settimana fa, quando promise lo “sciroppo” a chi gli chiedeva conto dei bilanci relativi alla gestione economica del “Summer Village”, in quel caso qualcuno si è preoccupato di dettagliare seriamente qualcosa in consiglio comunale?
Qualche giorno fa questo ragazzo a cui sono state date evidentemente troppe, delicate deleghe, ha snobbato e dileggiato un suo pari rappresentante dei cittadini intimandogli di “mettersi gli occhiali”, reo per aver criticato l’azione del governo cittadino verso la tutela dei nostri ragazzi.
Anche noi siamo stati vittime dell’assessore (ahimè) Rotelli, ricordiamo quanto accaduto la scorsa estate quando in risposta alla nostra protesta per aver reso invivibile l’area di Pratogiardino per due mesi di fila, ci liquidò come intolleranti, retrogradi bacchettoni simili ad insetti fastidiosi da cacciare e schiacciare; agnelli sacrificali da immolare sull’altare di serate goderecce figlie di quel “Summer Village” che cosi tanto interesse suscita in lui.
A questo punto crediamo di fare cosa utile a tutti nel sottolineare il modo di argomentare dell’assessore nel merito delle questioni per capire meglio con chi abbiamo a che fare.
Nell’ultima esibizione letteraria sembra evidente che parla di argomenti a lui ostici e lontani per conoscenza e sensibilità, quali le fasi evolutive del bambino, il mondo dell’infanzia, i tempi ed i modi della pedagogia; argomenti dei quali sfacciatamente, con “erudita eloquenza”, disserta pubblicamente usando vocaboli con i quali evidentemente non ha alcuna familiarità.
Lo spessore culturale che scaturisce dai suoi articoli è tale che non stupirebbe più nessuno sentirlo affermare che il giuramento di Ippocrate è un rito di iniziazione ad una setta esoterica new age di ispirazione ellenistica.
Quest’uomo sta condizionando le nostre vite e quelle dei nostri figli (lui che figli non ha) imponendoci scelte dettate da considerazioni di bieca e personale convenienza politica, senza avere la visione delle conseguenze che certe azioni politiche hanno.
Per essere più chiari analizziamo alcuni passaggi di quel fulgido esempio di competenza che l’assessore ha dimostrato di essere nell’articolo summenzionato.
Infatti dopo aver constatato che il Comune mantiene due asili efficienti con personale qualificato (roba da far gonfiare d’orgoglio qualsiasi amministrazione sud sahariana), ci fa sapere di aver esteso i contratti alle dipendenti part-time.
Inoltre nei Centri ricreativi permanenti i giovani si sviluppano perché giocano, fanno i compiti e si interfacciano tra loro.
Molti di noi padri e madri di bambini in età compresa tra la prima infanzia e la pubertà stentiamo a capire (nostra culpa, nostra maxima culpa!) cosa è un Centro ricreativo Permanente, forse perché quelli della nostra generazione sono rimasti ancorati al centro di gravità permanente di battiattiana memoria.
Ma non divaghiamo, poiché Rotelli ci dice che i centri, estendendo la loro manona dentro la scuola materna, durante l’estate si interessano del benessere del bambino facendogli superare i disagi… eventuali!
Caro assessore ma non sarà che così facendo aumenterà ancora di più la voglia di Centro che c’è in Italia? Che ne pensa Fini?
L’assessore prosegue affermando che siccome è importante sviluppare la creatività dei giovanissimi, allora bisogna metterli nel Palazzetto della Creatività, dove c’è un laboratorio, luogo perfettamente asettico, dove gli operatori esaltano i ragazzi( …azz!), favoriscono le loro tendenze (..bah!), estrinsecandone la creatività affinché possano estrinsecarsi tra loro, rapportandosi di conseguenza al mondo, che altrimenti li circonderebbe chiedendone la resa incondizionata!
Ma tutto ciò non è nulla se confrontato al percorso da lui ideato per condurre i giovani al “sano vivere”, infatti dopo aver aperto la scuola media con un progetto (fino a ieri si usava la chiave), ha liberato i nostri ragazzi (senza dirci come) dalle difficoltà comportamentali a dal bullismo.
A questo punto ci consenta di darle un consiglio assessore, perché non usufruisce del programma e si autocondiziona liberandosi dal disagio che continuamente affiora dalle sue bullesche esternazioni?
Prosegue nell’elenco delle attività che svolge fino a giungere ad un punto focale, quello delle Settimane verdi, dove afferma che i giovani saranno portati ad eseguire attività all’aria aperta per socializzare, vivere insieme e superare le difficoltà disprezzando i volatili in genere senza distinzione tra loro; questa che sembra una battuta esilarante è quanto realmente scritto dall’assessore Rotelli nella sua pseudo risposta alle istanze di un consigliere dell’opposizione.
Egregio Rotelli, lei che purtroppo detiene numerose ed importanti deleghe di potere, come può asserire di avere a cuore il benessere dei nostri bambini e dei nostri ragazzi!
A Viterbo non esistono più aree verdi fruibili, aree dove immergere i nostri figli in un ambiente naturale sano e stimolante, al contrario constatiamo che l’unico vero parco della città, Pratogiardino, è in stato di completo abbandono, impoverito della vegetazione che è sempre più rada e malata, pieno di immondizia.
Dove circolano abitualmente le auto, le moto ed i motorini dei gestori di giostre, giostrine e bar.
Dove i cancelli sono aperti ben oltre il tramonto (spesso alle 19,30 a dicembre e gennaio passando si vedono i cancelli spalancati), senza che vi sia più un custode che lo sorvegli e lo curi.
E che dire dello sconcio del luna park permanente che lei ha consentito di nascere e proliferare in barba ai diritti del bambino che proclama di difendere.
Nel nostro parco pubblico non esiste più un gioco gratuito, quelli che i ragazzi possono usare senza dover pagare, i genitori sono continuamente in stato di tensione verso i più piccoli perché, oltre ad essere vessati dai costi dei giochi, devono controllare che non si facciano male tra le lamiere ed i meccanismi automatici delle giostre.
Vada a vedere il mercimonio vergognoso che ha realizzato o concesso fatto di tiracalci, tirapugni, tiro al bersaglio, video elettronici ispirati a violenze varie e gratuite, stupide macchinette e giostrine a tempo…, alla faccia della salute psicomotoria di bambini e ragazzi!
Ci appelliamo al sindaco, a cui riconosciamo meriti e capacità, affinché decida di monitorare con attenzione l’operato del suo delegato e magari (volesse il cielo!) lo avvicendi con qualcuno che abbia competenza, conoscenza e modi diversi per dare alla città le risposte di cui i cittadini hanno bisogno.
A proposito dei nostri figli, vogliamo dare un ulteriore contributo alla discussione con spunti che speriamo saranno raccolti da consiglieri di maggioranza e di minoranza indistintamente, infatti sono mesi che circolano voci allarmate ed allarmanti nelle scuole viterbesi che riguardano la qualità del servizio di mensa scolastica.
Sappiamo che l’impresa vincitrice dell’appalto non è di Viterbo ma viene dalla Campania e sembra che abbia dei problemi verso i fornitori locali per l’acquisto degli alimenti ed il monitoraggio della qualità dei cibi attraverso le analisi di legge, siccome il Comune ha il dovere di controllare e garantire il servizio vorremmo avere il conforto dell’istituzione nel merito della questione.
Cordiali saluti.
Comitato Pratogiardino - Associazione Viterbo migliore