Riceviamo e pubblichiamo
- Gentile assessore Antonio Fracassini,
siamo quasi giunti al termine del terzo anno dal mandato elettorale. Tre anni cadenzati da numerosi incontri a volte idilliaci, altre volte di leggero ma costruttivo contrasto. Costruttivo perché, comunque, si è sempre condivisa la volontà di provvedere alle necessità del territorio e della popolazione.
Certo, a tutti piacerebbe risolvere il problema nel momento in cui si presenta ma, come avviene in ogni buona famiglia che vive di stipendio o di pensione, tutto ha bisogno di una programmazione in funzione della disponibilità economica e delle priorità.
Rispetto alle problematiche risolte, che interessavano i quartieri Murialdo, Barco, Cappuccini, Mazzetta e Grotticella, sento il dovere di riconoscerle la mia gratitudine, unitamente a quella dei cittadini che nel mio piccolo ho cercato di rappresentare in questi anni, per aver permesso la sistemazione del primo tratto disastrato di Via M.Cervino, Strada Cuculo e il nuovo Monumento ai Caduti della Marina in Piazza V.Veneto.
Ha, inoltre, mantenuto l’impegno preso ad inizio mandato con tutta la maggioranza, relativo ai lavori di rifacimento dei marciapiedi di via della Grotticella (tuttora in corso); ha realizzato la rotatoria in via I.Nievo ed il marciapiede in Via Tedeschi (richiesti dal precedente Consiglio di Circoscrizione) e la nuova rotatoria su via I Maggio. E’ difficile spiegare quanti altri problemi minori sono stati portati a termine nell’interesse collettivo con volontà ed impegno.
Certo, ci sono molte altre cose ancora irrisolte. Per onore al merito, però, vorrei permettermi di guardare ben oltre i nostri confini circoscrizionali ed osservare come, nonostante le scarse risorse economiche, si sono operate importanti scelte, per qualcuno forse discutibili, che hanno impreziosito la città sottraendola ad una vecchia fisionomia e, per certi versi, d’abbandono.
Anche dei semplici parcheggi, oltre a rendere un servizio prezioso alla cittadinanza, ingentiliscono dei luoghi trascurati per decenni, com’è avvenuto, per esempio, per i parcheggi realizzati nei pressi delle Facoltà Universitarie e del Centro Commerciale Tuscia e della vicina rotatoria.
Anche i marciapiedi di viale Trieste ed ora l’asfaltatura della strada, presto renderanno un servizio valorizzando un’importante arteria, e così la pavimentazione e la rotatoria eseguita su Via Garbini.
E’ proprio con Via Garbini che vorrei prendere spunto per affrontare un problema non più tollerabile in V Circoscrizione.
Ricorda quando due anni fa le parlavo insistentemente dello stato in cui versavano e versano tuttora molti, troppi marciapiedi del Barco, Murialdo e Cappuccini ed il manto stradale di Via M.Cimini, via M.Cervino?
Lei mi rispose che doveva assolutamente dare priorità all’asfaltatura di Via Garbini ed alla rotatoria dell’Eclerc. Ricordo che lo stato in cui versava via Garbini, effettivamente, richiedeva una priorità assoluta ma le chiesi, in quell’occasione, di prestare attenzione, subito dopo, ai marciapiedi ed alle strade della V Circoscrizione”.
Strade gravate da un eccessivo transito di mezzi che sfrecciano ad alta velocità, pedoni costretti a camminare lungo la strada per impraticabilità dei marciapiedi. Bene, ora che anche il semianello è stato sistemato nei pericolosi avvallamenti che si erano creati in prossimità di alcuni cavalcavia, così com’è stata asfaltata Via Lega XII Popoli (…con dossi di rallentamento. Beata S.Barbara che li ha ottenuti!), ora in nome di tutti i nostri cittadini scontenti per lo stato generale in cui versano, paradossalmente, i nostri più recenti quartieri, le chiedo un ennesimo cenno della sua buona gestione programmando, per la fine di quest’inverno, l’asfalto delle strade più disastrate come via M.Cervino, via Cimini (dal palasport fino all’aiuola spartitraffico nei pressi del civico 36) e tratti di via I.Nievo, via Papini, per citarne alcune particolarmente disastrate.
Strade che in questi primi giorni di vero inverno, hanno già messo in mostra, oltre i pericolosi avvallamenti ed i rattoppi già esistenti, nuove buche mimetizzate dall’acqua e un intreccio di crepe che indicano, sin da ora, dove si andrà a spaccare l’asfalto nelle prossime settimane, lasciando immaginare come arriveremo, a suon di bitume a freddo, alla prossima primavera.
Per onorare, inoltre, l’ammirevole pazienza del cittadino pedone, credo sia giunta l’ora di ascoltare il grido d’allarme lanciato dai nostri marciapiedi. Marciapiedi in fin di vita che riescono a vedere, però, come sono costretti a camminare i pedoni (portatori di handicap, anziani, mamme e bambini) che spesso preferiscono la strada al marciapiede.
Organizziamo una piacevole passeggiata a piedi per i quartieri.
Oltre al piacere di parlare con la gente, sicuramente scopriremo che mettendo in azione un piccolo rullo compressore, si potrebbero asfaltare i marciapiedi più recuperabili (e sono molti), poi, con una più adeguata programmazione, si potrebbe intervenire su quelli che hanno bisogno anche del rifacimento del cordolo o altri lavori più onerosi come in via M.Cervino, nei pressi del Palasport e via IV Novembre.
Mi permetta, inoltre, di rappresentare un ultimo punto, già affrontato più volte con successo anche se dopo poco tempo, purtroppo, si rinormalizza negativamente.
La scarsa o la totale mancata pulizia delle strade, dei marciapiedi e delle aree verdi. Dopo numerosi interventi in merito mi chiedo se la situazione è generalizzata in tutta Viterbo (ma non mi sembra) o se è maggiormente esasperata al Barco-Murialdo. Forse la risposta a questo quesito potrebbe aiutare a capire dove si deve intervenire una volta per tutte.
Con fiducia e riconoscente per la sua consueta disponibilità.
Consigliere Maurizio Pinna (AN)
V Circoscrizione Viterbo