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Viterbo
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Riceviamo e pubblichiamo
- In riferimento alla nota dell’associazione Fare Verde sulla dubbia correttezza delle classifiche elaborate dagli enti di ricerca riguardanti la qualità della vita nelle città italiane ed in particolare quella riguardante le città a misura di bambino, invitiamo gli amici di una delle più importanti realtà ambientaliste provinciali ad una maggiore accortezza e saggezza.
Ogni classifica è suscettibile di valutazione e, sulla base dei parametri utilizzati, criticabile.
Quello che Legambiente, tra gli altri, chiede da molto tempo, è che l’amministrazione comunale di Viterbo conceda ai vari attori e portatori di interesse cittadini la possibilità di confrontarsi, a partire proprio dagli indici di qualità.
Indici che l’amministrazione non produce né elabora. Partecipazione che non viene stimolata.
Non ci risulta che l’associazione Fare Verde sia mai stata contattata dall’amministrazione comunale per discutere sulla qualità della vita dei bambini e delle bambine a Viterbo o che abbia dati e statistiche differenti dalle nostre, legittimate nel tempo da importanti testate come Il Sole 24 ore.
Sulle ipotesi malevole e inopportune circa gli interessi nel colpire l’una amministrazione o l’altra, Legambiente non ritiene di fornire ulteriori spiegazioni che legittimerebbero un livello del confronto che non ci appartiene e che riteniamo lesivo dell’immagine dell’associazionismo ambientalista che pure Fare Verde dovrebbe sostenere.
Per Legambiente Viterbo
Umberto Cinalli