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Alessandro Mazzoli
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- Riconoscimento dello stato di crisi del distretto ceramico di Civita Castellana: siglato il protocollo d’intesa al ministero dello Sviluppo economico.
A mettere la firma sul documento, atteso da anni a seguito delle difficoltà del settore, sono stati i rappresentanti dello stesso ministero (il sottosegretario Paolo Giarretta e Gianfranco Borghini), e di Regione Lazio (l’assessore alle Pmi Francesco De Angelis e quello al Lavoro, Alessandra Tibaldi), Provincia di Viterbo (il presidente Alessandro Mazzoli e l’assessore alle Attività produttive Angelo Cappelli), il presidente della Camera di Commercio Ferindo Palombella, sindaci dei Comuni di Nepi, Castel Sant’Elia, Fabrica di Roma, Civita Castellana e Faleria, Luigi Annesi della Filcem-Cgil, Salvatore Zappalà della Femca-Cisl, un rappresentante della Uilcem nazionale, il segretario della Cna Associazione Provinciale di Viterbo Adalberto Meschini, il direttore di Confindustria Viterbo Antonio Delli Iaconi, quello della Federlazio, Roberto Corbo, Fabio Romiti, direttore del Centro ceramica.
Il distretto sta vivendo una crisi causata dalla perdita di competitività delle stoviglierie in ambito internazionale e di occupazione, con una diminuzione di circa 1.500 posti di lavoro, oltre la metà dei quali a scapito delle donne. Adesso occorre riqualificare la produzione delle ceramiche e riconvertire l’area con nuove attività industriali.
Dopo la firma di oggi, il prossimo passo sarà quello di definire un programma i cui obiettivi sono stati già obiettivi: ricerca, sviluppo, innovazione e servizi collettivi di distretto; riduzione del disagio sociale e miglioramento dell’occupabilità; attrazione di investimenti imprenditoriali per la creazione di occupazione in tempi brevi.
“Abbiamo trovato una soluzione di grande valore, che consentirà di toccare complessivamente 20 milioni di euro. La firma dice il presidente della Provincia Alessandro Mazzoli corona il raggiungimento di un risultato molto importante. Sia perché eravamo da tempo alla ricerca di una via d’uscita dalla crisi del distretto industriale, sia perché è arrivata una risposta impegnativa, con lo sforzo del Governo e del ministro Bersani, che è stato chiaro ed evidente. Da novembre, quando si è insediato l’apposito tavolo, ad oggi, in tre mesi è stato raggiunto l’accordo, che consente di voltare pagina per quanto riguarda la crisi della ceramica”.
Soddisfazione è stata espressa anche dal presidente della Camera di Commercio di Viterbo, Ferindo Palombella, il quale ha dichiarato:
“Oggi è stata scritta una pagina memorabile per il rilancio dell’economia della Tuscia”. Ha così commentato soddisfatto Ferindo Palombella, presidente della Camera di Commercio di Viterbo il quale ha aggiunto: “Grazie all’impegno di tutte le componenti istituzionali, economiche e sociali è stato possibile in breve tempo elaborare un nuovo percorso per la ripresa dell’intero comparto, allontanando le grigie prospettive che già da qualche anno minacciavano la sopravvivenza delle imprese e l’occupazione di tantissimi di lavoratori del distretto industriale di Civita Castellana. Questa intesa rappresenta l’ennesima conferma che quando il nostro territorio si muove come sistema può raggiungere grandi risultati”.
Ora occorre dare seguito agli intendimenti sottoscritti. “Primo fra tutti continua Mazzoli - realizzare attraverso il Centro ceramica un soggetto che sia rappresentativo di tutte le realtà coinvolte, che svolga funzione di attuatore delle iniziative per il rilancio del distretto industriale. Ogni fasi sarà condivisa con tutti gli attori in causa. La Provincia ha creduto fortemente in questo impegno, pur non avendo deleghe specifiche, aprendo un percorso di concertazione e condivisione, perché ancora oggi il distretto rappresenta la principale fonte di reddito per il nostro territorio”. Sulla stessa linea d’onda si è dichiarato Palombella, il quale ha aggiunto: “La Camera di Commercio di Viterbo anche in questa seconda fase continuerà a offrire il proprio supporto e a fare da collante insieme alla Provincia, affinché le aspettative di sviluppo degli imprenditori e dei lavoratori non siano deluse”.
Per raggiungere tali scopi, nel documento sono scritti, nero su bianco, gli impegni di tutte le forze in campo. Eccone alcuni. Il Governo attiverà le procedure per il cofinanziamento delle iniziative del distretto ceramico, sostegni e condizioni favorevoli sulle tariffe per la fornitura di energia elettrica; la Regione Lazio che ha già riservato al distretto 2 milioni 200.000 euro insieme alle procedure di approvazione dei progetti in corso - promuoverà la formazione dei lavoratori, gli interventi inerenti le politiche attive per il lavoro tra cui autoimprenditorialità, autoimpiego e incentivi all’occupazione per gli ex addetti - individuando strumenti e risorse per i progetti - e gli interventi di ricerca, sviluppo e innovazione, coinvolgendo il Parco scientifico e tecnologico dell’Alto Lazio, favorendo la collaborazione tra imprese e centri di ricerca; Governo e Regione insieme favoriranno l’utilizzo degli ammortizzatori sociali, anche tramite proroghe o strumenti in deroga, cofinanzieranno inoltre interventi su nuove iniziative industriali; Camera di Commercio e Provincia collaborando con istituzioni, associazioni di categoria e imprese rafforzeranno la compagine sociale della società consortile Centro ceramica Civita Castellana srl, impegnandosi per l’accesso alle disposizioni fiscali, amministrative e finanziarie previste; gli enti locali faranno in modo di assicurare rapidamente il rilascio delle autorizzazioni, concedendogli la priorità, e di semplificare le attività necessarie a garantire l’insediamento di attività che possano valorizzare le potenzialità dell’area; le parti sociali infine saranno in prima linea nella promozione dell’aggiornamento, della riconversione e dello sviluppo di nuove competenze, tramite il ricorso ai fondi interprofessionali.
Per attuare questo programma, valutarlo e definire la fattibilità di ogni singola azione, verrà istituito in tavolo tecnico al ministero dello Sviluppo economico. Provincia e Camera di Commercio sono i soggetti individuati per proporre azioni in linea con le necessità delle imprese. Del tavolo faranno parte ministero dello Sviluppo economico (che coinvolgerà quello del Lavoro), Regione (che chiamerà in causa gli assessorati al Lavoro, alle Pmi, allo Sviluppo economico, Ricerca, Innovazione, al Turismo, al Bilancio e alla Formazione), Provincia (cui spetta il compito di rendere partecipi gli enti locali), Camera di Commercio (che coinvolgerà invece associazioni datoriali, organizzazioni sindacati locali, imprese del distretto e Centro ceramica Civita Castellana).