Riceviamo e pubblichiamo
- Il sindaco di Bagnoregio, per non smentire la sua fama di amministratore tutto d’un pezzo, ha voluto calpestare il principio del rispetto democratico che dovrebbe guidare un’amministrazione pubblica illuminata.
I due portavoce dei circoli della Margherita DL di Bagnoregio hanno chiesto l’uso del Centro culturale B. Tecchi (ex casa del vento), per svolgere l’assemblea degli iscritti il giorno 3 febbraio p.v. dalle ore 10,00 alle ore 13,00. La richiesta inoltre sollecitava gentilmente una risposta, anche verbale, in tempi brevi in quanto le procedure di convocazione erano piuttosto lunghe.
Il sindaco, per tutta risposta, modificando la solita prassi dell’autorizzazione con il nulla osta, ha deciso di portare la richiesta all’ordine del giorno della giunta municipale, rinviando in pratica a data da destinarsi l’eventuale consenso e produrre così deliberatamente un diniego di fatto mascherato da problemi di ordine burocratico.
Alcune persone penseranno che il signor sindaco ha dimostrato ancora una volta la sua astuzia politica, ma in realtà avrà solo confermato il disprezzo che ha per tutti coloro che non la pensano come lui, ostacolando un’assemblea di persone, tutte cittadini di Bagnoregio, che sono in qualche modo titolari dell’immobile negato.
Il Centro culturale B. Tecchi è stato spesso utilizzato per banchetti e balli, per abbuffate di porchetta e vino, non si capisce il motivo per cui non debba essere concesso per svolgere l’assemblea di un Partito democratico colpevole solo di non condividere le idee di questa amministrazione.
E’ capitato più volte che alcuni consiglieri di maggioranza si sono dichiarati contrari a questo modo di gestire la cosa pubblica, ma questa presa di posizione sa tanto di chi predica bene e razzola male, non essendo capaci di garantire neanche la più elementare forma di democrazia come quella di concedere l’uso, per alcune ore, di un centro culturale aperto solo pochi giorni all’anno e che di culturale ormai può vantare solo il nome.
Bagnoregio sta subendo da troppi anni una sorta di arretramento economico, sociale e culturale e non vorremmo che questo fosse il sintomo di una rassegnazione verso il delirio d’onnipotenza di un personaggio sicuramente inadatto a confrontarsi con ciò che si trova al di fuori del palazzo comunale.
Visitando il sito del Comune si legge che l’attuale sindaco è amministratore pubblico dal 1964, indubbiamente un periodo molto lungo, ma dopo oltre quarant’anni ci sembra necessario un cambiamento visto che, tra l’altro, con il suo carattere spigoloso ha spinto il Paese verso un isolamento istituzionale pressoché assoluto.
La Margherita DL di Bagnoregio svolgerà comunque il suo congresso, anche senza l’autorizzazione del sindaco per l’uso del Centro culturale B. Tecchi, eleggerà lo stesso i suoi delegati e discuterà dei molti problemi che il Paese ha davanti, daremo voce a tutti coloro che vorranno partecipare al dibattito e questo, lo sappiamo bene, è una grossa novità per l’attuale amministrazione comunale di maggioranza, abituata ad ascoltare la sola voce del signor sindaco che, non è un mistero per nessuno, ha il grave difetto di essere unica e senza diritto di replica.
Il motto dell’attuale amministrazione comunale è “obiettivo Bagnoregio due” verrebbe spontaneo aggiungere la vendetta.
La Margherita di Bagnoregio
Circolo Bagnoregio per la Teverina