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Luigi Pianura
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- I lavoratori della Francigena non sono a rischio e nessuno è in mezzo alla strada.
Il presidente della Francigena Luigi Pianura replica alle notizie sul futuro occupazionale dei dipendenti della società di trasporti, prossima alla privatizzazione.
"La vicenda è in fase di valutazione da parte dell’autorità giudiziaria - dice - non voglio entrare nel merito di questo problema, ma sulla gestione e sull’operatività della società è bene chiarire alcuni aspetti.
La privatizzazione dei servizi pubblici locali rientra nelle strategie comunitarie e nazionali, e le normative in essere stabiliscono tempi e scadenze ben precise.
Ne consegue che il deliberato del comune di Viterbo rispetti questi termini. E’ chiaro che il possibile futuro riassetto del servizio di trasporto pubblico locale rientri nel sistema strategico nazionale e non già da rivisitare perché ha causato risultati “fallimentari”, unitamente agli altri servizi gestiti dalla società.
Forse la poca conoscenza delle realtà, porta a conclusioni affrettate.
La gestione dei servizi di a livello nazionale sono tutti in perdita, essendo un settore che non provoca sufficienti coperture di spesa. Anche a livello locale la gestione è pesantemente gravata da anni dal continuo aumento di alcuni elementi primari, quali l’aumento del carburante, la manutenzione e dal costo del personale.
Nonostante ciò la società ha mantenuto le tariffe del costo del biglietto a quelle di dieci anni fa circa (infatti è uno dei piu’ bassi d’Italia), ha garantito e migliorato l’entità occupazionale, ha rinnovato il proprio parco di mezzi pubblici per il 60%,ottimizzato ed aumentato percorrenze e linee, fornendo all’utenza un servizio qualitativo e quantitativo di rispetto.
Riguardo i rapporti di sinergia e di concertazione con le organizzazioni sindacali aziendali, posso affermare che da parte della società si sono sempre rilevate in sintonia e con dialoghi e confronti costruttivi.
Sono stati affrontati soltanto alcuni aspetti della gestione, rispetto ad una piu’ ampia ed articolata panoramica complessiva. Seppur in presenza di risultati di bilancio non ottimali, ribadisco non imputabili ad un disattenta gestione, posso affermare che la conduzione della società, sia da parte mia che del consiglio d'amministrazione è stata ed è sempre incentrata nel ricercare traguardi e mete ottimali per assicurare servizi di qualità.
Non sempre, risultati non raggiunti devono essere classificati “un fallimento”.