- Romolo Bozzo è il nuovo dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale di Viterbo.
Cambio della guardia all’ex Provveditorato agli studi ed ex Centro servizi amministrativi che ora, con la nuova denominazione di Ufficio scolastico provinciale, voluta dal ministro Fioroni e certamente più rispondente al suo ruolo, alle sue funzioni e alla sua storia, ha assunto compiti maggiori che il ministero alla Pubblica istruzione gli ha recentemente attribuito, pur nell’interazione con l’autonomia scolastica.
Bozzo subentra a Roberta Bernini che, dopo due anni a Viterbo, è stata chiamata ad altri importanti compiti a Roma presso l’Ufficio scolastico regionale per il Lazio.
Uomo di scuola, già presidente del consiglio scolastico provinciale, dirigente del circolo didattico di Capranica, Bozzo è espressione del territorio.
“Venti anni nel ruolo dei dirigenti scolastici, la condivisione giornaliera dei problemi degli operatori scolastici, degli alunni e dei loro genitori dice il nuovo dirigente dell’Usp - è un’esperienza che arricchisce e che non si può non ricordare con nostalgia. Prevale però in questo momento il desiderio di immergermi nel nuovo importante e delicato ruolo con tutto l’impegno di cui sono capace, con le competenze e i limiti che mi sono propri e con la speranza che, insieme a chi ha responsabilità istituzionali e sociali, riesca a rendere un servizio utile alla scuola della provincia di Viterbo.
Insieme, perché gli studenti abbiano la consapevolezza che tutti gli adulti, senza eccezioni, siano impegnati a favorire la loro crescita in un ambiente educativo, stimolante e sicuro”.
Un pensiero ed un saluto particolare ai dirigenti scolastici:
“Sulla mia disponibilità a collaborare con loro ci si può contare aggiunge infatti Romolo Bozzo - sono certo anche della loro collaborazione e del loro desiderio di superare insieme situazioni comuni, seppur nell’assoluto rispetto dell’autonomia decisionale che gli è propria.
Intanto vorrei rivolgere un saluto e un augurio di buon lavoro a tutto il personale della scuola, agli studenti e alle loro famiglie”.