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La lettera della Asl al Comune dove si parla dell'amianto
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Riceviamoe pubblichiamo
- Mi unisco alla denuncia contenuta nell’articolo “Il cortile delle scuole nel degrado, ma Fracassini non fa nulla” per aggiungere un’ulteriore testimonianza del gravissimo stato in cui versa il plesso scolastico di Via Cattaneo.
A seguito di diverse segnalazioni iniziate dal settembre 2005 sullo stato di degrado della scuola dell’infanzia della Pila A, pubblicate anche su questo giornale, la Asl, dipartimento di prevenzione e di igiene pubblica, ha finalmente scritto al Comune di Viterbo, dopo il sopralluogo effettuato il 16 ottobre 2006, dicendo di aver accertato quanto segue:
“le pareti sono parzialmente ricoperte di carta da parati originale che risulta essere notevolmente ingiallita, vecchia e strappata in più punti; le restanti pareti di intonaco non sono verniciate e presentano in alcuni locali (vedi sala mensa) umidità che risale per capillarità dal pavimento con notevoli evidenze di sgretolamento dell’intonaco;
esistono svariati spigoli vivi privi di paraspigoli protettivi arrotondati;
l’arredo scolastico nella sua generalità appare obsoleto”.
Fin qui viene confermato, in modo corretto ma parziale perché si dovrebbero aggiungere gli infissi logori, i bagni rotti etc., che quella che frequentano bambini dai tre ai cinque anni, ripeto dai tre ai cinque anni, non è una scuola ma una cantina, un magazzino, un garage, un luogo dove i piccoli giocano, imparano ma soprattutto rischiano la salute.
Infatti la parte più interessante è questa: “risultano evidenti buchi sul pavimento di lineolum. A tale proposito esiste una relazione redatta da tecnico abilitato…circa la rilevazione di fibre di amianto.
Dalle conclusioni si evince che il lineolum in questione ha nella sua composizione una bassa percentuale di amianto, circa il 7%, e che lo strato superficiale protettivo risultava alla primavera del 2006 comunque sufficiente ad evitare il rilascio di fibre.
Quindi dagli esami svolti per il controllo delle fibre affioranti ed aereodisperse è emerso che non erano presenti forme di inquinamento da amianto.
Tuttavia, sempre nel medesimo studio, veniva raccomandato di provvedere alla rimozione delle pavimentazioni, considerato il loro cattivo stato di conservazione, in alternativa e provvisoriamente si consigliava di mantenere attivo il monitoraggio ambientale.”
Riassumo e traduco dal contorto ponziopilatesco burocratese: il lineolum contiene amianto. Per ora, pare, non ci sono fibre nell’aria, ma siccome il pavimento è in condizioni pietose, levatelo, oppure monitorate l’ambiente.
Così un giorno, dopo un monitoraggio fatto chissà quando, diranno che in effetti qualche fibra di amianto il pavimento l’ha rilasciata e i bambini l’hanno un po’ respirata. Ma che volete? Quello che non strozza, ingrassa.
L’Amministrazione comunale, che si ricorda dei bambini solo alla Befana, che grida in Piazza solidarietà per i bambini meno fortunati, farebbe bene a guardare anche a quello che accade in casa nostra, dei cittadini grandi e di quelli piccoli. L’opposizione, che dovrebbe vigilare, come sempre non disturba il manovratore. I bambini? Io speriamo che me la cavo.
Lettera firmata