Senza filtro
- Credevamo che la pluralità d’informazione stesse alla base di una democrazia vera. Ma evidentemente ci sbagliavamo.
I signori della sinistra spieghino all’intera cittadinanza quali ragioni si nascondono dietro il loro timore di una seria e trasparente informazione “istituzionale”.
E non ci vengano a dire che, nella fattispecie, trattasi di clientelismo, quando il servizio che fornirebbe il direttore responsabile del giornale è assolutamente gratuito. In verità, crediamo che questa lungimirante iniziativa dia molto fastidio ai soliti “paladini delle giuste cause” semplicemente perché dimostra l’incapacità e l’arretratezza dell’amministrazione di cui essi stessi hanno fatto parte.
Cosa c’è da obiettare su una cosa che non può che portare benefici al paese? Cosa c’è da temere da uno strumento che si propone esclusivamente di fare informazione con la “I” maiuscola, “pulita” e assolutamente rispettosa di tutti i cittadini, indipendentemente del loro colore politico?
Un’informazione, tra l’altro, fatta anche dagli stessi consiglieri di minoranza, visto che anch’essi compongono l’amministrazione comunale; o forse, considerate le loro esagerate preoccupazioni sulla possibilità o meno di scrivere sul giornale, non ne fanno più parte?
Sul documento dell’Ancitel, invece, hanno mentito sapendo di mentire: a confermarlo la dichiarazione di un dipendente comunale che asserisce di aver spiegato di cosa si trattasse (una semplice consultazione della banca dati dell’Ancitel che nulla ha a che fare con le falsità dichiarate) e la data (14/02/2005) della richiesta stessa, fatta da chissà quale altro comune.
Quanto, poi, alle questioni legate alla presunta propaganda e al vuoto amministrativo imputateci dalla minoranza estrema, ci sentiamo di rassicurare lor signori, lasciando che siano i cittadini a giudicare i fatti.
Per correttezza di informazione, poi, visto che le asserzioni di questi signori, come al solito, non sono né precise né tanto meno veritiere, vorremmo sapere perché parlano di “clientelismo familiare” quando l’incarico affidato non presuppone alcun compenso ma, se vogliamo dirla tutta, soltanto impegno, duro lavoro e grattacapi. Questa la riteniamo un’offesa infamante, perché, da persona serie quali ci riteniamo, mai avremmo pensato ad una cosa del genere.
Ma se di clientelismo vogliamo parlare, anche se il termine, nei fatti, è del tutto estraneo a questa amministrazione, facciamolo pure. I
niziamo con il dire che la lezione viene da un pulpito, quello di sinistra, che ha fatto di queste faccende una questione d’imperio, e di casi ne possiamo citare in abbondanza: dal trasferimento dei dipendenti comunali beneficiati dalla legge sulla mobilità, al conferimento di collaborazioni esterne per importi superiori ai 10.000 euro e, guarda caso, senza alcun bando di concorso pubblico, dalla nomina e riconferma del geometra convenzionato presso l’Università Agraria, all’affidamento di incarichi retribuiti a figli di consiglieri di maggioranza dello stesso ente. E poi dicono che noi…….
La maggioranza in Comune
Bassano Romano