Riceviamo e pubblichiamo
- Rappresentanti del comitato cittadino per la tutela dell’ambiente e della salute pubblica di Capranica, unitamente al presidente della Federconsumatori di Viterbo, si sono incontrati con il sindaco di Capranica per fare il punto della situazione riguardo al problema dell’acqua all’arsenico .
Dal 2001 il legislatore, recependo le direttive europee, ha concesso tre anni per adottare i provvedimenti necessari atti a ricondurre il valore massimo dell’arsenico a 10 microgrammi al litro contro i 28 microgrammi dei prelievi effettuati dall’Aarpa Viterbo sulle acque locali in data 16 febbraio 2006.
Dal 2001 al 2006 non è stato adottato alcun provvedimento atto a riportare i parametri in questione nei limiti di legge.
A tutt’oggi l’Ato, organismo che subentra ai comuni per il controllo degli impianti idrici, ha chiesto una nuova deroga al presidente della Regione Lazio, deroga concessa e già scaduta a fine dicembre 2006.
L’azione dell’Ato prevede un periodo di tre anni per monitorare, ricercare risorse economiche ed eseguire lavori per eliminare la presenza dell’arsenico nell’acqua potabile.
I cittadini di Capranica hanno chiesto al sindaco i risultati delle ultime analisi dell’acqua, ma la Asl preposta a tale compito, a detta del Comune, non ha da tempo più inviato referti.
Il presidente della Federconsumatori di Viterbo Pietro Vacca ha presentato al sindaco la richiesta dei cittadini di ridurre il canone dell’acqua, non avendo l’acqua la caratteristica della potabilità in quanto i valori dell’arsenico sono superiori a quelli stabiliti per legge, né la potabilità si ottiene per deroga. Il sindaco di Capranica ha assicurato che discuterà il problema in consiglio comunale e con l’Ato .
Per il comitato cittadino
Russo Annunziata