- Sono tre i provvedimenti adottati recentemente dalla Giunta regionale, all’ordine del giorno dell’incontro che si è tenuto nella sede provinciale tra l’assessore alle Politiche sociali della Regione Lazio, Alessandra Mandarelli, e i rappresentanti delle amministrazioni locali della provincia di Viterbo.
Questi i provvedimenti che sono stati oggetto del dibattito: nuove modalità per l’assegnazione dei fondi per le emergenze socio assistenziali dei piccoli comuni previste dalla legge 6 del 2004, stanziamento di 4 milioni e 500 mila euro per le esigenze dei piccoli comuni, 6 milioni di euro per sostenere la misura dell’affido familiare.
“Nello specifico ha spiegato Mandarelli si tratta di deliberazioni estremamente importanti. Per quanto concerne i piccoli comuni si rende più agevole il finanziamento delle emergenze socio assistenziali previsti dalla legge 6 del 2004, al fine di rendere tempestivo l’intervento sull’emergenza; e si prevede inoltre un fondo, di 4 milioni e 500 mila euro, per le esigenze dei piccoli comuni che hanno problematiche assolutamente specifiche rispetto a quelle dei grandi centri. La delibera, coerentemente con la legge 328 del 2000, prevede la distrettualizzazione delle esigenze sociali dei piccoli comuni e, nello specifico, destina alla la provincia di Viterbo quasi 600 mila euro”.
“Per quanto riguarda le politiche di affidamento familiare ha continuato Mandarelli , infine, si stanziano 6 milioni di euro in favore delle famiglie che vogliono intraprendere questo importante percorso di solidarietà e di civiltà, partendo dalla consapevolezza che il reddito non debba essere una discriminante ostativa all’affido”.
"Siamo vicini al territorio e alle sue esigenze e sulla base dell’ascolto delle istanze sollevate potranno esserci correttivi dettati dall’esperienza. Sono fermamente convinta che ha concluso l'assessore Mandarelli si debba fare un’adeguata azione di comunicazione sul territorio perché i provvedimenti vengano recepiti nella maniera corretta, ottimizzando il lavoro delle amministrazioni locali”.
La riunione di Viterbo è stata la prima di una serie di incontri che interesseranno tutte le province del Lazio in un quadro di condivisione e partecipazione politica e programmatica tra diversi livelli istituzionali.