|
Copyright Tusciaweb |
-
“Nonostante le rassicurazioni date dal Consorzio di Bonifica Tevere e Agro Romano ai cittadini di Civita Castellana e a quelli di altri comuni sulla revoca delle cosiddette ‘bollette pazze’, l’incubo continua”. La denuncia arriva dal capogruppo di Rifondazione comunista alla Regione Lazio, Ivano Peduzzi, e dal capogruppo al Comune di Civita Castellana, Danilo Corazza.
“Proprio in questi giorni sottolineano i due esponenti del Prc dopo le già note vicende passate, i cittadini stanno nuovamente ricevendo notifiche di pagamenti non dovuti.
Stavolta le notifiche sono relative al 2001, 2002 e 2003 e, non si capisce per quale motivo, partono dall’esattoria di Isernia con tanto di minaccia di pignoramento.
Una vicenda che ha dell’incredibile e che richiede, a questo punto, un intervento dell’assessore regionale all’Ambiente, Filiberto Zaratti: è necessario, infatti, bloccare questa ennesima ondata di notifiche e chiudere una volta per tutto il caso delle ‘bollette pazze’.
La situazione, insomma, va azzerata.
Contestualmente concludono - va completata l’indagine avviata dalla Regione sull’operato del Consorzio di Bonifica Tevere e Agro Romano e rivisto il suo ambito di competenza che tuttora comprende territori che non ricevono alcun beneficio dalle sue attività”.