Senza filtro
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Enrico Contardo
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Alcuni anni fa sempre un governo di centrosinistra in una notte mise le mani sui depositi bancari dei risparmiatori italiani, ora il governo Prodi mette in silenzio le mani nelle tasche di pensionati e dipendenti pubblici.
Infatti il D.M. n.45 del 7 marzo 2007 firmato dall’ormai notoministro Padoa Schioppa, pubblicato in Gazzetta ufficiale n. 83 del 10 aprile 2007 è il regolamento di attuazione dell’articolo unico comma 347 della legge 23.12.2005, n.226 in materia di accesso alle prestazioni creditizie agevolate erogate dall’Inpdap.
In pratica il D.M. citato prevede che i pensionati e i dipendenti statali non iscritti all’Inpdap ( iscritti ai fini pensionistici presso enti o gestioni previdenziali diverse), diventino iscritti presunti a questo fondo credito, una trattenuta mensile sul lordo dello 0,15% e per il personale in servizio dello 0,35%, con lo scopo di alimentare il fondo citato in precedenza.
In precedenza era obbligatorio il prelievo solo per quanti usufruivano di questo ramo creditizio, non per tutti gli eventuali e presunti beneficiari.
Su questa faccenda è calato un sospetto silenzio, ne i media nazionali tanto meno i sindacati hanno mai parlato, nessuno è ha conoscenza della simpatica novità.
Se proviamo a fare una stima, contando i milioni di pensionati (16) e i milioni di dipendenti pubblici in servizio ci possiamo fare un’idea su quanto, di nascosto, lo Stato potrebbe incamerare ogni mese.
Ho tralasciato una delle parti essenziali del provvedimento, funziona il silenzio assenso, con termine di sei mesi dalla data di pubblicazione.
Per evitare che Padoa Schioppa metta le dita su queste piccole percentuali bisogna mandare una lettera di recesso alle prestazioni creditizie, quanti pensate che lo faranno in tempo? Sicuramente in pochi, in linea con le rosee aspettative del governo delle tasse.
Per il gruppo di An
il consigliere comunale
Enrico Maria Contardo