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L'ex sindaco Alessandro Giulivi
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Riceviamo e pubblichiamo -
Hanno vinto le elezioni per 56 voti di scarto ed è facile capire il nostro stato d’animo nel momento in cui è stata data l’ufficialità.
Nonostante questo, sono andato in Comune, dove Mazzola e i suoi stavano festeggiando e mi sono complimentato con il nuovo sindaco.
Speravo, anzi credevo che quello sarebbe stato l’ultimo atto di una campagna elettorale in cui c’è stato detto di tutto, dove dalla sinistra non è arrivata la benché minima proposta per il futuro di Tarquinia, se non quella di togliere il pedaggio dal parcheggio di viale Igea e riaprire al traffico e alla sosta selvaggia il centro storico.
E invece no, hanno continuato ad insultare chiunque abbia condiviso con me questa sfida elettorale, offendendo di fatto quei 5.170 cittadini di Tarquinia (la metà dei votanti), che mi avevano chiesto con il loro consenso di continuare a guidare il paese.
Tutto ciò mentre il nuovo sindaco del centrosinistra ringraziava la popolazione, qualificandosi come sindaco di tutti i Tarquiniesi (strana diacronia tra dire e fare)!
Infatti, la sera, mentre loro erano impegnati nei festeggiamenti, noi siamo andati in Comune per liberare gli uffici dagli effetti personali, in modo da restituire i locali stessi l’indomani mattina come trovati cinque anni fa.
Abbiamo lavorato sino alle due di notte.
Per questo non mi aspettavo certo un applauso come quello ricevuto in piazza poche ore prima, ma tanto meno potevo attendermi l’arrivo della polizia, “tempestivamente” sollecitata dai nuovi inquilini che poco prima ci avevano insultato ripetutamente, poi chiesto scusa davanti agli stessi poliziotti, per ripensarci il giorno successivo, etichettandoci come “ladri di suppellettili”.
Questi signori devono capire che offendendo noi offendono quella metà dei cittadini di Tarquinia che ci ha votato e anche l’intelligenza di quella metà che ha votato loro e che, finite le elezioni, vorrebbe finalmente sentir parlare di programmi.
Noi abbiamo lasciato nelle casse comunali circa 8 milioni di euro. Tra qualche settimana partiranno in successione i lavori per la realizzazione della scalinata di S. Antonio, il parcheggio interrato di piazza Tagete, il parcheggio di piazza di S. Antonio, il collettore fognante di Valverde, i pennelli a mare a S. Agostino, poi le asfaltature di diverse strade del centro, del Lido e della zona dell’Argento, l’ultimazione dei lavori del teatro S. Marco, dell’ecoalbergo, del museo del sale, del laboratorio di genetica e del centro visite delle Saline; tutti progetti finanziati ed in parte già appaltati.
Abbiamo lasciato una notevole eredità anche molto articolata, frutto di ingegno, efficace programmazione, spirito imprenditoriale e lavoro di squadra; ora vogliamo vedere quale farina veramente del loro sacco sapranno proporre ai tarquiniesi o continueranno unicamente ad insultare, pensando che la gente si possa accontentare solo di avere un amico in comune?
Alessandro Giulivi