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- Si del consiglio comunale di Orvieto alla possibilità di aprire a Viterbo, il terzo scalo aeroportuale del Lazio. Approvato all'unanimità un ordine del giorno.
Nella seduta di ieri, il consiglio comunale di Orvieto ha approvato - all'unanimità - un ordine del giorno sottoscritto da tutti i gruppi consiliari con il quale si impegna “il sindaco e la giunta a porre in essere con la vicina realtà di Viterbo, tutte quelle attività amministrative per far si che la realizzazione dell'aeroporto nella città laziale, molto vicina alla nostra città, possa sviluppare l'economia dell'area”.
L'ordine del giorno muove dalla considerazione che “è in corso la discussione per individuare un'area ove realizzare il terzo scalo aeroportuale del Lazio e che la città di Viterbo si è candidata affinché l'aeroporto militare cittadino venga aperto anche al traffico civile e commerciale”.
Inoltre “la realizzazione di un aeroporto civile nella città di Viterbo può contribuire sensibilmente allo sviluppo economico in generale e turistico in particolare della Tuscia”.
Pertanto “grazie alla vicinanza geografica, Orvieto è senza dubbio la città umbra che più di altre potrebbe beneficiare, soprattutto in termini di flussi turistici dalla realizzazione di uno scalo aeroportuale civile e commerciale nel capoluogo viterbese”.
Nel dibattito che ha preceduto l'approvazione del documento (oggi stesso verrà inoltrato alle istituzioni interessate), il sindaco, Stefano Mocio ha ringraziato i gruppi consiliari per l'iniziativa assunta “perché - ha detto - va nella direzione delle linee di indirizzo del Sindaco tese al rafforzamento dell'Area Vasta naturale di Orvieto anche nella direzione delle grandi connessioni con il Lazio e la Bassa Toscana e in special modo con la piattaforma logistica e centro intermodale di Orte nonché con il Porto Turistico di Civitavecchia.
Di qui l'importanza strategica di un aeroporto civile e commerciale a Viterbo”. “E' sufficiente ricordare - ha affermato il Sindaco - che nell'ultimo anno il porto di Civitavecchia ha raddoppiato le presenze di turisti su navi da crociera superando il porto di Barcellona in termini di importanza relativamente a questo servizio. Non possiamo quindi restare fuori da questi percorsi e da queste grandi possibilità che il nostro territorio può mettere a frutto in termini di connessione con terminali turistici fondamentali.
L'aspetto specifico delle infrastrutture logistiche è quindi essenziale.
L'Amministrazione Comunale di Orvieto sostiene con forza questo documento congiunto del Consiglio Comunale che domani stesso verrà trasmesso al Sindaco di Viterbo, alla luce del fatto che le prossime ore sono decisive per la collocazione del terzo aeroporto del Lazio”.
Il consigliere Marco Frizza (DS per l'Ulivo) ha parlato di “una grande opportunità da cogliere e da sostenere con energia non solo da parte delle istituzioni ma soprattutto dalle forze sociali, produttive ed economiche dell'area orvietana interessata da importanti processi di trasformazione nella direzione dello sviluppo sostenibile che valorizza le vocazioni dei territori.
Orvieto proietta se stessa e si compenetra con realtà che per storia, cultura e tradizioni le sono vicinissime. L'alto Lazio è una realtà molto consona a noi rispetto ad altre zone dell'Umbria.
Che l'aeroporto militare divenga anche scalo civile è una opportunità quindi da cogliere senza ombra di dubbio. La volontà del Consiglio Comunale di Orvieto deve concorrere quindi - in tempo reale - a pesare maggiormente per la decisione definitiva”.
Il consigliere Gianpietro Piccini (PDCI) ha dichiarato che: “Orvieto deve avere un ruolo importante per la funzione di cerniera che ha tra le tre regioni: Umbria, Lazio, Toscana. Anche in questo momento storico guardare con attenzione alla provincia d Viterbo è qualcosa che sta nei fatti.
La Viterbo-Civitavecchia è una delle priorità di questo governo e la piattaforma logistica di Orte è una realtà. L'aeroporto civile e commerciale di Viterbo è un ulteriore passaggio da cogliere, stante la stretta vicinanza fra Orvieto e Viterbo, appena 40 km, e semmai, in un prossimo futuro, andrebbe colta l'opportunità di migliorare la strada Umbro-Casentinese. Sempre più si ragiona, quindi, di infrastrutture di collegamento orizzontali piuttosto che verticali.
Diamo ampio risalto al fatto che Orvieto guarda a queste nuove reti in maniera significativa. Auspico che su questa possibilità ci sia la massima spinta delle categorie economiche che dovranno aggiungersi alla politica per sostenere la realizzazione di queste infrastrutture. Dobbiamo giocare di squadra, ciascuno per i propri ruoli competenze”.
Il consigliere Felice Zazzaretta (AN): “mi associo al documento. La dislocazione geografica di Viterbo è strategica molto più dell'aeroporto di Terni, perché va incontro alle esigenze di Roma Fiumicino e di Roma Ciampino ormai sature.
La vicinanza con Viterbo è effettivamente molto convincente e innegabile, siamo quindi disponibili a concorrere a questo progetto portando avanti tutte le iniziative che saranno necessarie”.
Il consigliere Maurizio Conticelli (Altra Città): “è giusto che il Consiglio Comunale di Orvieto discuta del terzo aeroporto del Lazio, una opportunità che sappiamo interessa sia Viterbo che Latina. Nella scelta definitiva, a nostro avviso il governo nazionale dovrebbe guardare verso alcune direttrici di sviluppo: per Latina prevarrebbe l'industria, mentre la scelta di Viterbo dovrebbe propendere per lo sviluppo qualitativo dei territori interni. Questa struttura cioè dovrà essere tesa allo 'sviluppo dolce' delle aree. Da parte nostra sosteniamo con forza l'azione messa in campo dall'Amministrazione Comunale”.
Il consigliere Giancarlo Imbastoni (Sinistra Critica) ha dichiarato “condivido quest'ultima raccomandazione, inoltre ritengo che una piccola porzione di traffico low cost, se fosse dirottato sull'aeroporto di Viterbo, potrebbe portare per caduta, una serie di riposizionamenti di scelte locali nel settore del turismo giovanile.
Mi riferisco ad esempio alla realizzazione di strutture ricettive a costi contenuti come gli ostelli. Il documento che approviamo è senza dubbio una mossa sensata”