Senza filtro
- Sono ormai anni che si parla di ridurre di numero le Circoscrizioni di Viterbo, cosa certamente non facile, soprattutto per quelle periferiche, alcune erano ex comuni, le cui caratteristiche peculiari e la posizione territoriale rende difficile il loro accorpamento.
Pertanto ha ragione il Consigliere Circoscrizionale Paolo Caravello quando parla della volontà politica di arrivare alla riduzione delle stesse, riduzione che ricordo faceva parte del programma elettorale della Casa delle Libertà alle ultime elezioni comunali.
La prima Commissione consiliare ha già discusso del sistema delle Circoscrizioni di Viterbo, incontrando gli attuali Presidenti per capire quali sono le loro problematiche amministrative e politiche connesse con una eventuale diminuzione delle stesse.
Bisogna anche considerare che la composizione geografica delle stesse non ha più nulla a vedere con la Viterbo degli anni 70 dove interi quartieri non esistevano, pertanto per come sono strutturate, non rispondono più alle esigenze dei nostri giorni.
Al momento ci sono vari orientamenti nei partiti della maggioranza e a breve cercheremo di arrivare ad una sintesi per far si di avere una proposta comune.
Una proposta è quella lasciare solamente quattro circoscrizioni esterne, le altre sono di tre esterne e tre interne e di quattro esterne e tre interne alla città, tenendo presente che per le cittadine si dovrà arrivare ad un numero simile di abitanti, intorno ai 16000 l’una.
Comunque in alleanza nazionale c’è la volontà di lasciarle pur diminuendole di numero su tutto il territorio cittadino.
Quello che veramente conterà saranno le risorse e le competenze attribuite.
Da valutare un’eventuale riduzione del numero di Consiglieri Circoscrizionali, passando magari da 15 a 11 e il sistema elettivo del Presidente.
Siamo certamente d’accordo con il ritenere che il sistema del decentramento sia una vera partecipazione democratica, la passione e l’impegno che la maggior parte dei consiglieri mettono nella loro vita amministrativa va rispettata e tutelata.
Tutto questo se nel frattempo il Governo Prodi non attuerà la proposta di eliminare le Circoscrizioni nelle città sotto i centomila abitanti, per abbattere i costi della politica dal basso invece di tagliare stipendi d’oro e prebende varie del sistema parlamentare italiano.
Il Consigliere Comunale
Enrico Maria Contardo
Giacomo Barelli