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Ugo Gigli
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- "Dal presidente Mazzoli, accuse gratuite”.
Parla Ugo Gigli, ieri al suo primo consiglio provinciale da ex assessore e oggi sulle pagine del Messaggero racconta la vicenda del rimpasto da un’angolatura diversa, rispetto a quella offerta e fortemente contestata in consiglio, dallo stesso Mazzoli.
Perché Gigli sostiene di non avere mai messo i bastoni tra le ruote alla giunta. “Né tanto meno spiega al programma.
E’ capitato che uscissi per non votare qualche delibera, come quella che riguardava i progetti obiettivo del personale, circa 450mila euro per dirigenti e i loro pool. Ritenevo che si dovesse seguire una diversa procedura.
Ma a suo tempo questo non provocò reazioni negative da parte del presidente e dei colleghi di giunta”.
L’ex responsabile del bilancio sostiene come gli venisse impedito di lavorare.
“Mi sono stati tolti alcuni impiegati sostiene ho sempre avuto difficoltà, ma negli ultimi mesi si sono acuite. L’impressione era che si volesse soffocare il mio impegno”.
Due le ragioni che hanno determinato la sua cacciata. “Secondo me osserva per il nome che porto e forse temevano che acquisissi troppa visibilità”.
Di una cosa è certo, continuerà a fare politica.
“Sto nella Margherita spiega e intendo restarci. A meno che non mi caccino pure da lì”.
In prospettiva c’è il Partito Democratico, riuscirà ad aderirvi? “Con le forze politiche non ho problemi, con certe persone sì”.