- Si arricchisce di un nuovo percorso didattico l’offerta formativa della Facoltà di Agraria dell’Università della Tuscia.
Ad ottobre prenderà il via il curriculum in Ecoingegneria forestale del Corso di laurea in Scienze e Tecnologie per la Conservazione delle Foreste e della Natura (SFN).
Con questa nuova proposta, il corso di laurea, che nel tempo ha saputo costantemente adeguarsi alle richieste del territorio e del mercato del lavoro fino a diventare il secondo corso della Facoltà per numero di studenti, intende qualificarsi definitivamente nei settori della conservazione delle risorse naturali e del restauro ambientale.
Il curriculum in Ecoingegneria, che si affianca a quelli già attivi in Gestione delle Aree Protette e in Monitoraggio e Certificazione Forestale ed Ambientale, interessa quel nuovo campo disciplinare, già abbastanza ben definito all’estero, che abbraccia tutte quelle specialità relative a tecnologie o attività progettuali riconducibili a materiali, processi e prodotti di origine biologica.
Tecnologie che si caratterizzano anche per l’impatto ambientale prossimo a zero o basso nel massimo grado attualmente possibile.
Settori che ricadono in questo ambito sono, ad esempio l’Ingegneria naturalistica (sistemazioni idrauliche a impostazione forestale e contenimento di frane, smottamenti e dissesti); rimboschimenti e difesa del suolo; protezione e conservazione delle sorgenti e del ciclo dell’acqua; bioenergia (produzione di energia da biomasse e materiali biologici), fitodepurazione, fitoaccumulo e biorimedio; bonifica e recupero ecologico-ambientale di cave, discariche, aree dimesse, ecc.; bonifica dei siti inquinati e riduzione, tramite ecosistemi-filtro, dell’inquinamento diffuso; smaltimento e riciclaggio di rifiuti biologici solidi e liquidi; ricostituzione dell’ambiente marino; ricostituzione del paesaggio; ricostruzione della connettività ecologico-ambientale (corridoi ecologici e continuum fluviale); tecnologie dei materiali biologici (legno, sughero, fibre, resine, ecc.) e progettazione e gestione di Sistemi Informativi Territoriali.
In Italia, questo ambito culturale non è oggi coperto in maniera adeguata da una figura professionale ben delineata, a fronte di una richiesta di competenze per il recupero della qualità dell’ambiente e per una sua gestione eco-sostenibile, in aderenza alle più recenti direttive dell’Unione Europea.
Sussiste, quindi, uno spazio molto ampio e di notevole e sempre crescente importanza, che richiede lo sviluppo urgente delle competenze necessarie per rispondere alla prevedibile futura domanda del Paese. La formazione di queste figure non può essere affidata ad alcuno dei corsi di laurea esistenti, ma richiede l’impegno di docenti di varie discipline che, lavorando in sinergia, si adoperino per la creazione di un tipo di professionista totalmente nuovo rispetto alle competenze complessive di ciascuno dei docenti stessi.
Il settore forestale della Facoltà di Agraria, che da sempre accoglie nel novero dei suoi docenti specialisti in ingegneria, geologia, chimica, biologia, economia e, ovviamente, scienze forestali, offre, più di altri, lo spazio necessario per la realizzazione del percorso formativo in Ecoingegneria.
La formazione dell’ecoingegnere avverrà per gradi di progressiva specializzazione che, partendo dalla laurea di primo livello, condurrà alla laurea magistrale in Conservazione e Restauro dell’Ambiente Forestale e Difesa del Suolo e si concluderà nelle scuole di dottorato, prevedendo, peraltro, ulteriori possibilità di approfondimenti tematici in master primo e secondo livello.
Il corso di laurea in Scienze e Tecnologie per la Conservazione delle Foreste e della Natura fornisce le professionalità necessarie per l'accesso alla carriera nelle Amministrazioni statali e locali (Corpo Forestale dello Stato, Regioni, Province, Comunità Montane, ecc.), e per l’inserimento nel mondo dell’industria e delle imprese pubbliche e private. Inoltre, la preparazione assicurata dal corso consente di superare agevolmente l’esame di Stato per l'iscrizione all'Albo professionale dei dottori Agronomi e Forestali, necessaria per l’esercizio della libera professione.