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Bigiotti, come ogni settimana, chiede le dimissioni di Mazzoli
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- Bigiotti torna a chiedere a Mazzoli di dimettersi.
"Che ormai il teatrino di Palazzo Gentili - sostiene il capogruppo dell'Udc - si sia trasformato in crisi a tutti gli effetti è cosa scontata!
Nessuno nella maggioranza, però, si è ancora chiesto quale prezzo il nostro territorio dovrà pagare a causa di questo vergognoso "tira e molla" dei protagonisti di questo contenzioso.
Il consiglio del 18 e 19 giugno avrebbe dovuto deliberare su argomenti di vitale importanza amministrativa, solo per citarne qualcuno all'ordine del giorno: regolamento del consiglio Provinciale, regolamento del comitato pari opportunità, regolamento servizi e forniture, argomenti riguardanti il Centro Merci Orte, documento riguardante la gravissima situazione della Cinipide del castagno.
Potrei andare avanti a lungo enunciando molti altri urgenti provvedimenti congelati a causa dei litigi di maggioranza, su uno in particolare ritengo doveroso soffermarmi".
Bigiotti aveva anche preparato la bacchetta magica per portare l'aeroporto a Viterbo.
"Avevo preparato - afferma - una mozione a firma dei capigruppo di minoranza sull'aeroporto di Viterbo. Una mozione fatta con la stessa filosofia di quella approvata all'unanimità dal consiglio comunale di Viterbo, nella speranza che anche quello provinciale avesse potuto condividerla unanimemente, affidando mandato al presidente di rappresentanza sociale, politica ed istituzionale".
Purtroppo tutto è saltato, almeno per il momento, a causa dei litigi e, considerando che nella prossime settimane il ministro renderà pubblica la decisione della scelta della sede dell'aeroporto, questo grave ritardo potrebbe portare all'assunzione di gravissime responsabilità da parte di chi, alla buona amministrazione, preferisce ballare il "walzer delle poltrone.
La paralisi ormai è pressoché totale e tutti i settori nevralgici ne stanno soffrendo, ambiente e formazione, lavoro, assistenza, lavori pubblici sono paralizzati e meglio non stanno tutti gli altri".
Si arriva alla richiesta di dimissioni di rito.
"In consiglio ho chiesto cordialmente al presidente di andarsene, non ho niente contro Alessandro Mazzoli come uomo, lo stimo e lo apprezzo per le doti morali e di sensibilità, fare l'amministratore è però altra cosa, amministrare vuol dire fare l'interesse comune di una intera comunità. Essere libero vVuol dire poter essere imparziale, vuol dire poter fare le scelte giuste e, tutto questo, con l'obiettivo di migliorare la situazione del proprio territorio e della sua popolazione.
Ti scongiuro, Alessandro, per il bene di tutti, se veramente vuoi bene alla Tuscia, fai un passo indietro, uno slancio di orgoglio e di dignità dando così la possibilità ai viterbesi di scegliersi un nuovo, migliore amministratore".