- E dal cilindro del Partito Democratico, spunta Francesco Serra.
Quarantenne, stimato professionista e serio consigliere dei Ds, potrebbe essere nominato lui a capo del gruppo unico in Comune. Sarebbe l’ultima delle sorprese che il nascituro Pd si prepara a sfornare.
Perché in base agli equilibri Margherita Ds, a Palazzo dei Priori il capogruppo dovrebbe essere un consigliere della Quercia. E dopo la candidatura poi frettolosamente ritirata di Giulia Arcangeli ad assessore in Provincia, tutti avrebbero scommesso su di lei, come guida del gruppone Pd. Lei che capogruppo (Ds) lo è già.
Invece, sembra proprio che l’orientamento nel partito sia tutt’altro.
Per il dietro front in Provincia la motivazione è stata, “Possiamo farcela da soli” quindi si è puntato su Rizzello.
Una decisione sicuramente non presa a cuor leggero, se è vero che i diessini lunedì ne discutevano ancora e anche in maniera animata in consiglio provinciale, soffermandosi sulle ragioni e indugiando nei dettagli, noncuranti della vicinanza del cronista.
Ma il secondo no alla Arcangeli sarebbe più complesso.
Che sia la rivincita dei cinquantenni sulle nuove generazioni? Sempre che l’argomento possa risultare affascinante, nei prossimi giorni il dado sarà tratto e se ne saprà di più.
Intanto sempre a Palazzo dei Priori, al momento Aldo Fabbrini, fresco di nomina assessorile in Provincia, mantiene il ruolo di consigliere. E a Ciprini, primo dei non eletti, semmai avesse acquistato l’abito da usare per il suo debutto tra i banchi della maggioranza, il consiglio è: naftalina. Chissà quando lo potrà usare.
Dalle parti di Via Saffi, invece, si parla di Manglaviti (Margherita) come capogruppo del Partito Democratico.
Ma c’è chi avanza l’ipotesi Lina Novelli. Strada difficile da seguire. Essendo lei dei Ds, si ribalterebbe la situazione e in Comune spetterebbe a qualcuno della Margherita.
Escludendo Ciprini per i motivi di cui sopra (e anche per non ricevere un’altra precisazione), fuori gioco, la scelta non sarebbe facile.
Ma non tale da togliere il sonno.