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Di Meo
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- Tre ore di dibattito non hanno risolto la crisi in Provincia, aperta da Rifondazione comunista per contestare i metodi usati per il rimpasto.
Alla riunione di maggioranza, tenutasi a palazzo Gentili, hanno partecipato i segretari provinciali e i capigruppo della coalizione e il presidente Alessandro Mazzoli.
A nulla ha portato un giro di interventi, tanto che oggi alle 12 si terrà una nuova riunione.
Durante la riunione, secondo indiscrezioni, sia gli esponenti della Margherita che dei Ds avrebbero sondato quali fossero le richieste di Rc. Ma non è arrivata una risposta chiara se non un richiesta di maggiore collegialità nelle decisioni.
Per la riunione di oggi potrebbe essere preparato un documento unitario.
Intanto nella mattinata è saltata la commissione formazione, vista l’assenza dei consiglieri della maggioranza. La commissione ambiente si è tenuta invece grazie alla presenza dei consiglieri di minoranza.
Fino ad ora non sembrano emergere strade sicure per la soluzione della crisi. Tutto lascia intuire che Rc prima o poi chiederà un riequilibrio in giunta. Anche se il suo segretario Ricci per ora nega di essere interessato a un assessorato.
Tra le ipotesi più accreditate c’è la richiesta di un assessorato per un esponente non di Rifondazione ma del mondo delle associazioni o del sindacato. Meglio se donna, visto il continuo insistere anche sul riequilibrio di genere di esponenti della sinistra. E c’è già chi azzarda dei nomi.
Il vero problema è capire chi sacrificherà un proprio assessore per far spazio al nuovo arrivato.
Sia Ds che Margherita hanno già fatto capire di non avere nessuna intenzione di fare un passo indietro.
Vittima sacrificale sembrerebbe essere lo scranno di Di Meo dei comunisti italiani. Ma anche questa operazione non sembra così semplice.