Senza filtro
- "I Popolari-Udeur non sono disposti ad accettare ricatti o forzature da nessuno: tanto meno da parte di chi ha assunto una netta connotazione politica di natura partitica solamente dopo l’insediamento dell’Amministrazione comunale di Tuscania.
Occorre ricordare, a questo proposito, che ad ispirare e sostenere la lista poi premiata dagli elettori, insieme a noi, sono stati esclusivamente gli amici di Rifondazione comunista e dei Comunisti italiani, e che altri partiti appoggiavano, in maniera più o meno convinta, compagini diverse.
Apprezziamo, quindi, la riflessione che ha portato alcuni amici ad aderire a partiti che fanno parte della nostra stessa coalizione: ciò non significa, però, che siamo disposti a tollerare imposizioni, considerato anche il fatto che agli stessi amici è stato riconosciuto un ruolo amministrativo di rilievo, attraverso l’attribuzione di deleghe importanti.
Fatte queste premesse, se un eventuale, ulteriore consolidamento dei ruoli deve esserci, all’interno dell’amministrazione, questo può essere solamente frutto di un’analisi condivisa e di un confronto franco.
Se invece qualcuno pensa che tale processo possa essere imposto o, peggio ancora, ordinato, in virtù di presunti padrinaggi, vantati, più che reali, o attraverso pressioni e ingerenze estranee alle dinamiche amministrative tuscanesi, sappia che otterrà l’effetto contrario, ponendo le premesse per la propria esclusione dalla maggioranza.
Detto ciò, i Popolari-Udeur rimangono disponibili a qualsiasi contributo che abbia l’effetto di rilanciare l’azione amministrativa del Comune, da qualsiasi parte questo arrivi, senza nessuna preclusione nei confronti della minoranza”.
Così la segreteria dei Popolari-Udeur di Tuscania commenta le presunte rivendicazioni della Margherita, riportate dalla stampa, per quanto riguarda l’amministrazione della città.