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Ricci e Fortuna
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- Qualcosa si muove. Dopo la riunione interlocutoria di ieri, l’incontro di maggioranza in Provincia, di questa mattina, fa fare un passo avanti verso una soluzione.
Intanto per il consiglio provinciale sui rifiuti è quasi pronto un documento unitario della coalizione.
Viene così scongiurata l’ipotesi, fatta da Rifondazione, di diversi documenti da votare.
Questa mattina poi, dopo un paio di ore di dibattito su quella che dovrà essere l’azione dell’amministrazione anche in vista di passaggi cruciali come il trasferimento di deleghe dalla Regione, sembra si sia giunti al sodo.
Rifondazione punta a un riequilibrio di giunta. Facendosi forte di tre consiglieri, proprio lo stesso numero di quelli della Margherita, mira a un nuovo assessore. Magari di area e non di partito. Magari concordato con la coalizione. Magari donna.
Come dire che a Rifondazione non va giù che i suoi tre consiglieri producano un assessore, mentre gli stessi tre della Margherita ne producano addirittura tre. E questo appare del tutto anomalo anche se sul piatto della bilancia si mette il certamente robusto peso del ministro Fioroni.
Insomma, questa mattina si è passati dalla richiesta di maggiore collegialità di ieri, al riequilibrio che potrebbe coinvolgere non solo la giunta ma anche le commissioni.
In pericolo appare ancora di più la poltrona di Di Meo, l’unico assessore che non può vantare consiglieri provinciali e, per così dire: si trova senza truppa per poter fare la guerra.
Oltretutto Di Meo ha commesso anche l'errore di non partecipare al tavolo della sinistra. Se avesse, partecipato, infatti, difficilmente Rifondazione avrebbe potuto chiederne la poltrona.
Ma anche sulla nascita del tavolo ci sono misteri. Gli esponenti del Pdci dicono infatti di non essere stati invitati, mentre i promotori affermano che esiste tanto di invito firmato.
Ora bisognerà superare il consiglio provinciale sui rifiuti di lunedì per andare verso la soluzione della crisi.