- Presentato dalla Cna di Viterbo all’inizio della primavera, il Progetto Tuscia-Romania aveva destato l’interesse di diversi operatori economici.
L’associazione si era così subito messa al lavoro per organizzare una missione.
E adesso, al ritorno della delegazione di imprenditori che, guidata da Maurizio Mancini, responsabile dell’Area Sviluppo e Internazionalizzazione della Cna, per cinque giorni ha esplorato le opportunità di investimento e di cooperazione, si sta già pianificando il secondo viaggio, per consentire ad altre aziende di allargare gli orizzonti del proprio mercato.
Il “canale” tra la Tuscia e la Romania era stato attivato poco più di un anno fa, in occasione degli incontri promossi a Bucarest e dintorni dalla Regione, che, con Sviluppo Lazio, nel 2006 aveva scelto proprio la Romania come area di riferimento progettuale per l’internazionalizzazione. Successivamente, la Cna, presente a quella prima missione, aveva tenuto a Viterbo alcuni seminari di approfondimento.
Nei giorni scorsi, gli imprenditori della provincia di Viterbo, cinque in tutto (dei settori estrattivo, delle costruzioni, dell’elettronica), coordinati dalla Cna e con la collaborazione del Contact Point della Regione Lazio a Bucarest, hanno potuto mettere a fuoco la domanda di un Paese che ha appena iniziato un percorso di consolidamento del proprio sistema economico e i progetti che è possibile realizzare.
Prima tappa a Sibiu, capitale europera della cultura per il 2007, dove alcuni viterbesi operano, con successo, da una quindicina di anni: il prefetto, Ion Ariton, ha manifestato la piena disponibilità a fornire il supporto necessario affinché possano svilupparsi i rapporti economici tra la Tuscia e quell’area, mettendo a disposizione degli operatori italiani i servizi della Prefettura.
La seconda fase della missione si è svolta a Bucarest. Qui opera il Contact Point della Regione, in grado di offrire, anche gratuitamente, servizi reali alle aziende laziali.
“I partecipanti al viaggio di lavoro sono molto soddisfatti. In effetti, in Romania, dopo l’ingresso nell’Unione Europea, si è diffusa una certa euforia.
Dalla prima missione ad oggi, l’evoluzione è evidente: opere civili e industriali in esecuzione, apertura di attività commerciali e, soprattutto, anche se a piccoli passi, un discreto rilancio dell’agricoltura, attraverso la meccanizzazione e la diversificazione delle colture -spiega Mancini-.
Certamente parliamo di un Paese con forti contraddizioni e squilibri. Ma si potrà disporre, nei prossimi sette anni, di importanti risorse per migliorare questa situazione: ammontano a 32 miliardi di euro i fondi che l’Unione Europea ha messo a disposizione per il Fondo Strutturale e quello Sociale.
Si prevedono interventi nelle opere pubbliche (strade, autostrade, ristrutturazioni, acquedotti, fognature), per una diversa gestione dei rifiuti e per incoraggiare l’utilizzo di nuove fonti di energia. E ci sarà bisogno di formazione, di know-how. Per le imprese italiane c’è dunque notevole spazio.
La crescita dei salari e dei consumi sarà altresì terreno fertile per le nostre aziende manifatturiere, per l’export di prodotti di qualità”.
Per informazioni sul progetto, si può contattare l’Area Sviluppo ed Internazionalizzazione della Cna Viterbo, in Via I Maggio 3. Telefono 0761.2291.