- Pedopornografia, arrestato un militare, denunciato un impiegato.
L'inchiesta “Taras' take over”, condotta dalla polizia postale di Venezia, che ha portato a smantellare un vasto giro di materiale pedopornografico in tutta Italia, ha toccato anche il Viterbese.
E’ stato arrestato, su disposizione della magistratura veneziana, un sottufficiale dell'esercito, A.L., 54 anni, separato, padre di due figlie, originario di un paese della Tuscia e residente a Viterbo.
Tra i venti indagati, nell’ambito dell’inchiesta, inoltre c'è anche un impiegato di 35 anni residente nel circondario di Civita Castellana.
Nell'abitazione del militare la Polizia postale di Venezia, con la collaborazione di quella viterbese, ha trovato oltre 180 foto di scene di sesso con bambini, molte delle quali particolarmente cruente. Nel suo computer inoltre sono stati trovati circa 1300 file di video che non sono stati ancora esaminati.
I siti da cui sono stati scaricati, però, sarebbero tutti a sfondo pedofilo.
Il sottufficiale, secondo quanto accertato dagli investigatori, scaricava il materiale e lo diffondeva via internet.
Ancora da analizzare la memoria del computer sequestrato nella sua abitazione.
Nel computer dell’impiegato sono stati trovati solo pochi file con materiale pedopornografico. I bambini coinvolti sarebbero più grandi e le scene meno cruente. Di qui la denuncia a piede libero e non l’arresto.
L’inchiesta, che ha portato globalmente a due arresti e a venti denunce, ha visto l’impiego di un centinaio di agenti, coordinati dal pm veneziano Giovanni Zorzi, che hanno operato nelle province di Alessandria, Ascoli Piceno, Bergamo, Bologna, Brescia, Caltanissetta, Catania, Chieti, Milano, Padova, Pavia, Pisa, Ravenna, Torino e
Udine, oltre che a Viterbo.
L’inchiesta è durata diversi mesi. Gli agenti, sotto copertura, fingendosi pedofili, hanno contattato centinaia di utenti in internet attraverso una chat venendo tra l'altro in possesso di materiale avente come protagonisti bambini.
Oltre al militare viterbese è stato arrestato un panettiere di 40 anni della provincia di Udine.
I due sono stati arrestati per il ruolo sociale che ricoprono ma anche per la quantità di materiale pedopornografico accumulato.
Tra gli indagati, i più attivi erano gli ultra quarantenni. Nel corso dell'operazione sono stati sequestrati 398 computer, 192 hard disk, un migliaio tra Cd e Dvd, 197 floppy disk e 72 videocassette.